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Legge elettorale, Prodi: "Ne serve una che obblighi ad accorpamenti"

L'ex presidente del consiglio: "Senza stabilità è impossibile fare le riforme"

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Secondo Romano Prodi è necessaria "una legge elettorale che ci obblighi ad accorpamenti o non c'è niente da fare". "L'ho detto 6mila volte e lo ripeto, il Paese si salva solo se c'è una legge che dà un Governo stabile nel lungo periodo - ha affermato l'ex presidente del Consiglio -. In un Paese frammentato la legge elettorale non è fatta per fotografare il Paese, ma per dare un governo che abbia stabilità".

"La democrazia ha le sue regole - ha proseguito Prodi -: nei primi due o tre anni si devono fare le robe scomode che si devono fare e che scontentano qualcuno e poi si aggiustano le cose. Invece qui c'è questa instabilità per cui mai si riesce a porre mano alle riforme". A questo, secondo il Professore, si aggiungono poi le "liti, personalismi, aggravamenti" ma "nel lungo periodo il problema italiano è solo stabilità dell'autorità".

"In un Paese frammentato - ha aggiunto l'ex premier - la legge elettorale non è fatta per fotografare un Paese, ma per dare un governo stabile. La Francia è frammentata come Italia e ora" è diventata "simbolo della nuova" stabilità. "Se avesse vinto Fillon - ha proseguito Prodi - il raggruppamento ci sarebbe stato lo stesso".

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