Con la riconquista del sito dove sorgeva la moschea di Al Nuri, nella Città vecchia di Mosul, l'Isis è ormai "crollato" come Stato. Lo ha annunciato la televisione di Stato irachena, dopo che le forze governative di Baghdad hanno strappato ai jihadisti l'area da dove nel luglio del 2014 Abu Bakr al Baghdadi proclamò la rinascita del Califfato. L'esercito sta avanzando faticosamente, edificio dopo edificio per stanare gli jihadisti ancora presenti.
In mattinata il generale Abdul Amir Yarallah aveva annunciato che le forze lealiste irachene "avevano preso il controllo della storica moschea di Al Nuri, del minareto di Hadba e dell'area commerciale di Serchkhana nella Città vecchia di Mosul". La scorsa settimana la moschea-simbolo era stata distrutta dai combattenti estremisti, che il 21 giugno avevano fatto esplodere l'edificio e il suo antico minareto risalente al XII secolo, mentre le truppe si avvicinavano.
Le forze congiunte, formate da esercito e corpi di polizia, hanno dichiarato di controllare il 50% della città vecchia e che nelle mani dell'Isis resta soltanto una zona larga 850 metri e lunga 1.700. Le autorità irachene prevedono che la battaglia per riconquistare Mosul si concluda nel giro di alcuni giorni, mentre i combattenti estremisti sono ora messi all'angolo in pochi quartieri della città vecchia.