Svolta nelle indagini per l'assassinio di un anziano, Celestino Valentino, 77 anni, in una corsia dell'ospedale di Venafro (Isernia). A un anno dai fatti i carabinieri hanno arrestato l'unica indagata: un'infermiera 45enne che lo avrebbe ucciso facendogli bere soda caustica. L'uomo era ricoverato da diversi mesi al Santissimo Rosario per un'ischemia cerebrale che gli rendeva impossibile ogni movimento. Per la donna l'accusa è omicidio volontario.
Decisive le analisi del Ris di Roma su campioni del pigiama dell'anziano, corrosi dall'acido che gli aveva procurato anche ustioni a una spalla. "Celestino Valentino - ha detto il procuratore Albano in conferenza stampa - non poteva difendersi. Per la sua patologia era immobile a letto da diverso tempo e non poteva neppure gridare". I risultati ottenuti dai laboratori del Ris hanno confermato che si trattava di acido cloridrico, lo stesso acquistato da Anna Minchella in un negozio distante cinque minuti dall'ospedale di Venafro (Isernia).
I carabinieri di Venafro hanno proiettato il filmato registrato dalle telecamere a circuito chiuso del negozio che mostrano l'infermiera mentre acquista il prodotto corrosivo. "Vedete - ha sottolineato il procuratore mostrando le immagini per ricostruire la vicenda - entra e va direttamente allo scaffale dell'acido. Lo preleva, arriva alla cassa e chiede agli altri clienti in fila di poter passare".
Poi, avvalendosi di una piantina dell'ospedale e di varie testimonianze raccolte in fase di indagine, Albano ha ricostruito il percorso successivo: la donna avrebbe raggiunto la stanza dell'anziano, avrebbe chiesto alla caposala di poter prendere le cosiddette 'siringhe a spruzzo' e, al suo rifiuto, le avrebbe poi prelevate autonomamente per poter somministrare l'acido.