il progetto

Il dopo terremoto, nel Maceratese un invaso per restituire l'acqua ai pascoli

Sul Monte Prata il nuovo lago servirà anche come approvvigionamento idrico in caso di incendi e aiuterà a prolungare la durata della stagione sciistica

Le zone colpite dal terremoto nel 2016 provano a voltare gradualmente pagina e a gettare le fondamenta di nuove importanti opere, a sostegno della popolazione ma anche delle attività produttive. La zona del Monte Prata, nel comune di Castelsantangelo sul Nera, nel Maceratese, potrebbe presto avere un bacino di invaso che porterebbe l'acqua ai pascoli in quota e servire anche come approvvigionamento idrico in caso di incendi.

Il lago artificiale servirà anche a potenziare i già esistenti impianti sciistici della zona attraverso la messa in opera di un sistema di innevamento artificiale programmato che potrebbe far crescere in modo significativo le attività turistiche della zona, prolungando la durata della neve sulle piste.

L'opera - promossa da Cia Marche e Copagri Marche e progettata dal geologo Pierpaolo Rinaldelli, dai geometri Fabio Smorlesi e Mauro Gagliardini, dall'architetto Andrea Prosperi e dal dottor Luca Frassini - asseconderebbe la morfologia naturale del terreno e sarebbe in armonia con il contesto naturale circostante. Il costo è stimato per ora in un milione di euro.