"Fabio Fazio fa parte della storia della Rai. Vedere transitare quel marchio, quel volto, quel format su un'altra emittente avrebbe comportato uno scossone, un trauma al quale non so se la Rai avrebbe retto in termini di sistema". Lo ha detto la presidente Rai, Monica Maggioni, durante una burrascosa audizione in commissione di Vigilanza. "Questo cda non avrebbe potuto prendersi l'onere di decidere che Fazio passasse alla concorrenza", ha aggiunto.
"Il contratto con la concorrente non l'ho visto, ma quale concorrente ti mostra il preliminare che sta facendo? Non ho dubbi - ha concluso la Maggioni - sul fatto che esistesse e sono certa che chi lo ha negoziato negherà la sua esistenza".
Sulla stessa lunghezza d'onda il consigliere Rai, Arturo Diaconale, che afferma: "Siamo stati costretti a sottoscrivere il contratto, abbiamo agito su sollecitazione costante e perenne. Ci è stato detto che se non avessimo chiuso l'accordo quella mattina, Fazio avrebbe firmato con una azienda concorrente".
"Se non avessimo avallato quel contratto - ha spiegato Diaconale scatenando le proteste di Giuseppe Airola (M5S) e Renato Brunetta (Fi) - ci saremmo trovati a rispondere del danno provocato alla Rai, dall'averla messa fuori dal mercato. Se si vuole che la Rai stia sul mercato è un conto, se no, si toglie per esempio la pubblicità e la Rai vive solo di canone".
Freccero: rivedete quel contratto - "Chiedo a voi parlamentari di intercedere presso il dg Rai perché si rimetta in gioco questo contratto". Il contratto è quello da oltre 2 milioni l'anno a Fazio e la richiesta è del consigliere Rai Carlo Freccero in commissione Vigilanza. "In questo momento - ha aggiunto Freccero- si agitano portafoglio e prodotto. Ho lavorato con Fazio e la sua dedizione è massima, ma come si può pensare che un prodotto oggetto di questa campagna possa sopravvivere all'audience?".