A tu per tu con Pinocchio

Vita a due: i segnali per capire che il tuo partner sta mentendo

Il dubbio prima o poi è venuto a tutti: il nostro compagno sta dicendo bugie? Gli indizi per capire se qualcosa non va

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Chi non ha mai dubitato, almeno in qualche occasione, della fedeltà e della sincerità del proprio partner? Il fatto di dover affrontare qualche burrasca è uno scotto inevitabile nella vita di coppia, specie nei rapporti di lunga durata. Anche se gli ostacoli sono fatti per essere superati e i momenti difficili, affrontati in modo costruttivo, rendono la relazione più salda e duratura, è bene imparare a riconoscere i segnali di pericolo e gli indicatori che rappresentano il termometro della coppia. Le bugie sono senz’altro uno di questi.

Come si fa a capire se il nostro compagno sta mentendo a proposito della nuova collega appena arrivata in ufficio, sulle riunioni che finiscono sempre più tardi o sul quel fine settimana di lavoro imprevisto sbucato all’improvviso sulla sua agenda? Se davanti a una domanda diretta il sospetto bugiardo si innervosisce, balbetta, suda o magari si arrabbia e ci attacca in modo sproporzionato, qualche sospetto è d’obbligo. Esistono però anche i Pinocchi seriali, capaci di mentire in modo gelido e spregiudicato, più difficili da individuare. Eppure, smascherarli è possibile. Vediamo qualche segnale e come interpretarlo.

FIDIAMOCI DEL NOSTRO ISTINTO - Un'indagine effettuata dalla psicologa Lillian Glass dell’Università della California ha evidenziato che, quando ci troviamo davanti a una persona che mente, in molti casi riusciamo a intuire la menzogna. Siamo quindi autorizzati a fidarci delle nostre sensazioni e provare a indagare un po’ più a fondo. L’importante è mantenere la calma, restare lucidi e non trascendere.

ATTENZIONE AI DETTAGLI – Il primo segnale a cui prestare attenzione è l’assenza di dettagli o la loro sovrabbondanza, con effetto “cortina fumogena”. Secondo gli studiosi, chi dice una bugia cerca di rimanere nel vago, si sforza di essere il più possibile sintetico o addirittura elude le domande. Oppure, al contrario, affoga la bugia dietro una sovrabbondanza di dettagli inutili e irrilevanti, per distrarre l’attenzione dell’ascoltatore e per confonderlo. Davanti a questa strategia, meglio evitare il confronto diretto, ma fare di quando in quando una domanda apparentemente casuale e tenere a mente la risposta, per confrontarla con altre successive e verificarne la coerenza.

OCCHIO ALLA VELOCITÀ – Chi mente si trova in genere sulla difensiva. Una reazione comune in una situazione di questo genere è la velocità nella reazione. I bugiardi tendono a parlare in fretta, ma anche, al contrario, a esasperare la lentezza, ripetendo le stesse frasi o le nostre domande, per guadagnare tempo per imbastire meglio la storiella. In questi casi, mentre interroghiamo il potenziale mentitore, è utile evitare il tono indagatore e sospettoso: meglio simulare vero interesse e chiedere ragguagli su orari, persone e situazioni. Ricordiamo anche che il bugiardo non ama ripetersi e si nasconde dietro frasi come “te l’ho già detto”, ne “abbiamo già parlato” e così via.

BUGIE A 360* - Gli argomenti di imbroglio non sono necessariamente solo legati alla sfera del tradimento e degli affetti, ma possono riguardare la situazione economica, un acquisto imprevisto e fuori budget o la situazione lavorativa. Se abbiamo sospetti di questo genere è il caso di rivedere la comunicazione e il dialogo con il nostro partner: un rapporto deve basarsi sulla fiducia e sulla comprensione reciproca e questo è un argomento sul quale vale la pena confrontarsi serenamente e a fondo.

IL CORPO NON MENTE - Infine ci sono segnali rivelatori di un atteggiamento non sincero che possiamo scoprire semplicemente osservando con attenzione il potenziale bugiardo. Ecco i comportamenti che devono metterci in sospetto.
- Il partner cambia continuamente e a scatti la posizione della testa quando gli si fa una domanda. La reclina verso il basso, poi la solleva a guardare dritto e poi la inclina di lato. Oppure resta immobile e guarda dritto davanti a sé per troppo tempo.
- Si mette una mano davanti alla bocca, segnale che vorrebbe interrompere la comunicazione.
- Si copre parti del corpo vulnerabili, segno che si sente attaccato.
-  Ha lo sguardo fisso, oppure evita il contatto visivo. Chi dice la verità guarda l’interlocutore, ma sposta più volte gli occhi. Il bugiardo invece sfugge lo sguardo altrui oppure lo mantiene, fermo e freddo, più a lungo del normale, per manipolare l’altro e controllarlo.
- Punta il dito contro di noi. Se stiamo cominciando a smontare la bugia, il mentitore può diventare aggressivo e tentare di ritorcere l’accusa.
- Trascina i piedi – E’ un forte segnale di stress che può significare il desiderio di allontanarsi fisicamente dalla situazione.