Il più è fatto. Per i maturandi del 2017 il giro di boa è finalmente arrivato. Solo qualcuno – in particolare quelli che vivono nelle città in cui si sono svolti i ballottaggi per le elezioni amministrative – dovrà attendere ancora 24 ore. Con la terza prova finiscono, dunque, gli scritti e inizia la seconda parte della preparazione, quella per l’orale. Ma come è andato il tanto temuto quizzone? Skuola.net ha cercato di capirlo grazie all’aiuto di chi l’ha svolto stamane; circa 500 maturandi che si sono cimentati con il questionario su tutte le materie del programma.
Terza prova, per la metà dei maturandi non ci sono state grosse sorprese
La maggior parte dei maturandi (il 53%) giudica la prova in linea con le sue aspettative, né troppo facile né troppo difficile. Mentre il 15% si attendeva addirittura un compito più insidioso. Ma è anche vero che oltre un terzo (il 32%) degli studenti ha trovato più ostacoli del previsto nelle domande di oggi.
Poche le possibilità di copiare: 1 su 3 si è fatto aiutare dai compagni
I delusi, probabilmente, avranno pagato l’assenza di aiuti e suggerimenti. Perché la terza prova, quest’anno, è stata decisamente ‘blindata’. Solo il 10%, infatti, ha ammesso di aver copiato da foglietti e appunti. Grande esclusa, a sorpresa, la tecnologia: appena l’1% ce l’ha fatta a consultare Internet dal proprio smartphone. Ma se non c’è stato spazio per il copia - copia, qualche suggerimento è scappato: il 32% ha cercato di collaborare con gli altri compagni di maturità, aiutandosi a vicenda.
L’aiuto dei professori è stata una chimera: bocche cucite nel 51% dei casi
Neanche i professori si sono resi ‘complici’ dei propri studenti, i commissari sono stati pressoché inflessibili: solo nel 13% dei casi hanno dato una mano ai maturandi, mentre nel 36% si sono mostrati poco collaborativi. Sempre meglio di quelle commissioni – il 51%, la maggioranza - che hanno tenuto le bocche rigorosamente cucite.
Riposo o ripasso? In vista dell’orale quasi tutti si ributteranno subito sui libri
E ora? Manca l’ultimo sforzo: l’orale. Ancora pochi giorni e gli studenti conosceranno il voto finale. Di fronte, ora, i ragazzi hanno due strade: riposarsi un attimo per ricaricare le batterie in vista del rush finale oppure non staccare per niente la spina e ributtarsi subito sui libri. Proprio quest’ultima è la tendenza che sembra prevalere: il 73% dei maturandi, per mantenere alta l’attenzione ed evitare di rilassarsi troppo, riprenderà immediatamente la preparazione, già dal pomeriggio. Solo il 27%, infatti, si prenderà un giorno di pausa prima di tornare a limare gli ultimi dettagli in vista del colloquio.