Sono stati tutti rinviati a giudizio dal gup di Brescia i 48 secessionisti lombardo-veneti che, nell'aprile del 2014, organizzarono l'occupazione di Piazza San Marco a Venezia a bordo di un Tanko. I "serenissimi" erano tutti stati arrestati e, dopo 15 giorni in cella, erano stati scarcerati. Il processo inizierà il 31 ottobre davanti alla Corte d'assise di Brescia.
Con il rinvio a giudizio dei 48 secessionisti lombardo veneti i giudici del tribunale di Brescia hanno derubricato il reato da associazione con finalità di terrorismo e eversione dell'ordine democratico ad associazione sovversiva. "Questa decisione è una vergogna. Viene voglia di scappare in Uzbekistan" ha detto l'ex leader dei Forconi Lucio Chiavegato, che è tra i 48 che andranno a processo il prossimo 31 ottobre.
Nei piani della cosiddetta "Alleanza" c'era l'intenzione di emulare le gesta del commando di otto persone che il 9 maggio del 1997 occupò Piazza San Marco a Venezia con un carro armato artigianale. Possibilmente coinvolgendo centinaia di persone per una azione sovversiva.
Niente di tutto ciò avvenne. Il mezzo pesante, ritrovato dai Ros dei Carabinieri presso il Casale di Scodosia, nel Padovano, in cui il gruppo aveva collocato la base operativa, è che un trattore trasformato in un mezzo corazzato e dotato di un cannoncino da 12 millimetri che avrebbe dovuto sparare biglie di acciaio.