Dopo giorni di caldo record, sono arrivate violente precipitazioni su tutto il Nord. Colpite diverse aree della Lombardia, dove la protezione civile ha emesso un nuovo allerta arancione, e vaste zone del Veneto, tanto che il governatore Zaia chiederà lo stato di emergenza. Grandinate e temporali hanno provocato danni alle coltivazioni e allagato strade e scantinati.
Acqua e vento su Milano - Dalla mattinata di domenica si è abbattuto sulla città un violento temporale con pioggia intensa accompagnata da raffiche di vento e continue scariche di fulmini. Si è verificato un drastico abbattimento della temperatura, partito il monitoraggio dei fiumi, in particolare il Seveso e il Lambro. In allerta le squadre di protezione civile, le pattuglie della Polizia Locale e la squadra servizio idrico di Metropolitane Milanesi, l'azienda per la fornitura di acqua in città.
La perturbazione e le precipitazioni, anche temporalesche, si sono poi estese a gran parte del Nord per attenuarsi inizialmente su Piemonte e Valle d'Aosta, continuando localmente con fenomeni anche di forte intensità su Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto.
Tromba d'aria nel Bresciano, scoperchiata una palestra - Una tromba d'aria si è abbattuta domenica mattina in provincia di Brescia. A Monticelli Brusati, in Franciacorta, il tetto della palestra del paese è stato scoperchiato con i pannelli volati a decine di metri di distanza. A Castenedolo la furia del vento ha sradicato da terra gli stand di una gara ciclistica che a causa del maltempo è stata rinviata a luglio. Sempre nello stesso paese sono caduti alcuni alberi, ma non ci sono feriti.
Frana in Alto Adige - Forti piogge e una frana, che non ha coinvolto persone, a Chiusa sulla statale del Brennero, nella notte in Alto Adige hanno impegnato per ore i vigili del fuoco. A Bolzano i temporali sono stati accompagnati da forti raffiche di vento e grandine, con l'acqua che in alcuni sottopassi ha raggiunto il metro d'altezza. Allagati cantine, garage, vani ascensore e problemi alla rete fognaria, con alcuni tombini allagati.
Gravi danni in Veneto, Zaia chiederà lo stato di emergenza - Ma è il Veneto la regione più colpita, tanto che il governatore Luca Zaia intende chiedere lo stato di emergenza. "La situazione più pesante si è registrata ad Enego, in provincia di Vicenza - dice l'assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin -, ma diversi problemi si sono verificati anche nell'area Pedemontana e nel bellunese, con alcune frane in movimento. Le nostre strutture stanno comunque monitorando la situazione e raccogliendo tutti i documenti per la richiesta dell'emergenza".
Danni per una grandinata nel Trevigiano - Grandinata eccezionale domenica mattina nel Trevigiano, dove son cadute a lungo vere e proprie palle di ghiaccio, come segnala Coldiretti, precisando che la furia del maltempo ha interessato tutta la Pedemontana colpita dalla straordinaria tempesta: da Valdobbiadene, Miane a Follina fino a Conegliano, ovvero l'area verde più suggestiva della Marca, che ora è un campo di battaglia. Danni ai camper in sosta negli agricampeggi, serre di ortaggi e fiori divelte, campi di mais distrutti, vigneti di Prosecco rovinati.
Alluvione a Vicenza - Molte zone del Veneto sono state colpite da alluvioni. Situazione particolarmente critica a Enego (Vicenza), dove un fiume di fango ha invaso le strade del paese travolgendo auto e allagando scantinati.
Friuli: molti centri rimasti senza luce - Una sessantina i comuni colpiti dal maltempo nel Friuli Venezia Giulia, dove temporali e bufere di vento hanno fatto cadere alberi, allagato strade e scantinati, interrotto l'erogazione dell'energia elettrica, provocato disagi alla circolazione. La Protezione civile è al lavoro per ripristinare la viabilità e tagliare alcuni alberi.