TOXIC TWINS

Aerosmith, 50mila sfidano l'afa a Firenze per l'addio della band

Pubblico in delirio al "Firenze Rocks" per il concerto della band di Steven Tyler. In giornata anche i Placebo

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Si intitola con un ironico gioco di parole "Aereo-vederci Baby" il tour con cui gli Aerosmith chiudono 44 anni di straordinaria carriera all'insegna del rock. Rock che Steven Tyler e Joe Perry sanno fare ancora alla grande come hanno dimostrato nella loro data al "Firenze Rocks", di fronte a 50mila persone entusiaste che hanno sfidato il caldo torrido di questi giorni. Da "Walk This Way" a "I Don't Want to Miss A Thing" i successi ci sono stati tutti.

In una giornata che ha visto protagonisti anche i Placebo di Brian Molko, anche loro alle prese con un anniversario, quello del ventennale di carriera, la maggior parte delle attese erano per il gruppo dei "Toxic Twins", come vengono chiamati Tyler e Perry. Anche perché questa potrebbe (a meno di ripensamenti) essere davvero l'ultima occasione di vederli su un palco.

Quello della "Visarno Arena" è stato un concerto che ha condensato la storia della band (come ha fatto il video di introduzione), con un'attenzione particolare al periodo a cavallo tra la fine degli anni 80 e i primi 90, quando, dopo un periodo buio, il gruppo è tornato raggiungendo livelli di vendite mai toccati prima. Sono gli anni di album come "Permanent Vacation", "Pump" e "Get A Grip", e hit come "Livin' On The Edge", "Love In An Elevator", "Janie's Got A Gun", "Cryin'". Tutte puntualmente eseguite in un concerto che ha visto uno Steven Tyler, vestitini glitterati ultra attillati e immancabili foulard sul microfono, in forma ancora smagliante, così come il suo gemello artistico alla chitarra. Senza dimenticare il resto del gruppo, costituito da Brad Whitford, Tom Hamilton e Joey Kramer.

Rock stradaiolo e ballatone strappalacrime. Questo l'azzeccato mix che ha portato a 150 milioni di album venduti e che è stato riproposto nella torrida serata fiorentina, per la gioia di chi ha sfidato il caldo. Ma gli Aerosmith si sono concessi anche qualche capatina nel canzoniere di altri artisti, con le cover di "Come Together" dei Beatles, e "Stop Messin' Around" e "Oh Well" dei Fleetwood Mac.E sul finale c'è stato anche il tempo per una happy birthday cantata da tutto il pubblico per festeggiare il batterista Kramer. La festa è completa.