Il primo Suv Audi aveva un look maestoso. Era il 2005 e debuttava il grande Q7, che condivideva tanto con i “cugini” Volkswagen Touareg e Porsche Cayenne. Poi le misure si sono contenute, ma la gamma si è ampliata e oggi le Audi Q sono quattro (Q2, Q3, Q5 e Q7), destinate a crescere ancora nel prossimo biennio, quando debutteranno il Q4 e i colossali crossover Q8 e Q8 Sport.
A distanza di 12 anni, la Casa dei quattro anelli ha superato la soglia dei tre milioni di Suv venduti nel mondo. Oggi un modello Audi su tre venduto appartiene al segmento dei Suv, ma si stima che nel 2020 si arriverà al 40%. Perché se gli altri segmenti soffrono, i Suv no e i ritmi di crescita di anno in anno sono impressionanti. La gamma Q segue questo trend e cresce di anno in anno. Accanto al best-seller Q5 ‒ 1,6 milioni di modelli venduti ‒ ci sono anche i più giovani Q3 e Q2. Questʼultimo apre un nuovo orizzonte per il brand, quello dei Suv/Coupé, nel tentativo di conquistare una fascia di mercato più giovane e sportiva. In Italia sono già oltre 5.000 le “piccole” Audi Q2 acquistate in pochi mesi.
Nel linguaggio Audi la lettera Q significa sì un altro tipo di carrozzeria, ma innanzitutto lʼefficienza e lʼintelligenza della trazione integrale permanente quattro. Tra un anno toccherà al modello Q4, che sarà prodotto nello stabilimento ungherese di Gyor e anchʼesso con i tratti dinamici dei Suv/Coupé. Audi guarderà poi allʼalimentazione elettrica, col modello e-tron Sportback che dovrebbe arrivare nel 2018, alimentato da due motori elettrici ‒ uno allʼavantreno e due sullʼasse posteriore ‒ che permettono di fare 500 chilometri in modalità elettrica. Senza intaccare la sportività, perché per passare da 0 a100 orari questo Suv elettrico impiega 4,5 secondi soltanto.