Semplice tendenza o approccio più consapevole all'alimentazione?
Ci siamo chiesti cosa sia il crudismo e se sia semplice rinunciare ad un cibo cotto a puntino.
Per trovare delle risposte ci siamo fatti aiutare da Marina Dell'Utri, giovane e simpatica titolare del ristorante Mantra Raw Vegan di Milano. Il primo ristorante crudista della nostra Penisola.
Ciao Marina, eccoci qui. Sappiamo che hai una laurea in biologia marina e che dopo aver scoperto la cucina vegano crudista hai deciso di tornare a Milano e di aprire un locale raw vegan tutto tuo.
Ci siamo chiesti cosa sia il crudismo e se sia semplice rinunciare ad un cibo cotto a puntino.
Per trovare delle risposte ci siamo fatti aiutare da Marina Dell'Utri, giovane e simpatica titolare del ristorante Mantra Raw Vegan di Milano. Il primo ristorante crudista della nostra Penisola.
Ciao Marina, eccoci qui. Sappiamo che hai una laurea in biologia marina e che dopo aver scoperto la cucina vegano crudista hai deciso di tornare a Milano e di aprire un locale raw vegan tutto tuo.
© tgcom24
Ci racconti il momento della scelta e della… svolta?
La biologia Marina è la mia passione più grande. Dopo la mia laurea, e varie esperienze di ricerca sul campo in giro per il mondo, mi sono trasferita a Los Angeles.
Lì sono diventata insegnante di yoga e ho conosciuto il raw food e i cold pressed juices!
Ero in un momento confuso della mia vita, facevo fatica a prendere delle decisioni. Così che ho deciso di fare 1 mese di detox a base di cold pressed juices.
In questo mese ho recuperato tutte le energie e la lucidità mentale. Da onnivora convinta che ero, mi sono informata su come poter rincominciare a mangiare dopo un periodo cosi lungo di dieta liquida senza danneggiare gli organi.
E ho conosciuto l'esistenza delle tecniche di preparazione Raw: ossia una dieta vegana, senza prodotti animali né di derivazione animale, che non prevede cottura, ma solo preparazioni alternative, come l'essiccazione al di sotto dei 40 gradi centigradi.
Questo affinché non vengano alterate le proprietà organolettiche degli ingredienti, in primis gli enzimi e a seguire vitamine e sali minerali.
Cosa significa per te il crudismo e quali valori vorresti trasmettere alle persone che entrano nel tuo ristorante?
Essere crudista è una scelta alimentare che può nascere da motivi di salute o di etica. Tengo sempre a usare la definizione americana di una plant-based diet, in questo caso di una raw plant-based diet, perché si riferisce all'abbondanza degli alimenti che vengono consumati, piuttosto che a quelli non ammessi.
Attraverso le preparazioni che serviamo ai nostri clienti, ben curate sia da un punto estetico, etico e di gusto, vorrei sfatare il pensiero comune che i vegani, e figuriamoci i crudisti, siano tristi e perennemente in castigo. Sulla nostra porta d'ingresso c'è scritto: 'chiunque è benvenuto a prescindere dal proprio regime alimentare. Chi esce si porta via un sorriso, un'esperienza di purificazione, un seme di rinascita'.
La biologia Marina è la mia passione più grande. Dopo la mia laurea, e varie esperienze di ricerca sul campo in giro per il mondo, mi sono trasferita a Los Angeles.
Lì sono diventata insegnante di yoga e ho conosciuto il raw food e i cold pressed juices!
Ero in un momento confuso della mia vita, facevo fatica a prendere delle decisioni. Così che ho deciso di fare 1 mese di detox a base di cold pressed juices.
In questo mese ho recuperato tutte le energie e la lucidità mentale. Da onnivora convinta che ero, mi sono informata su come poter rincominciare a mangiare dopo un periodo cosi lungo di dieta liquida senza danneggiare gli organi.
E ho conosciuto l'esistenza delle tecniche di preparazione Raw: ossia una dieta vegana, senza prodotti animali né di derivazione animale, che non prevede cottura, ma solo preparazioni alternative, come l'essiccazione al di sotto dei 40 gradi centigradi.
Questo affinché non vengano alterate le proprietà organolettiche degli ingredienti, in primis gli enzimi e a seguire vitamine e sali minerali.
Cosa significa per te il crudismo e quali valori vorresti trasmettere alle persone che entrano nel tuo ristorante?
Essere crudista è una scelta alimentare che può nascere da motivi di salute o di etica. Tengo sempre a usare la definizione americana di una plant-based diet, in questo caso di una raw plant-based diet, perché si riferisce all'abbondanza degli alimenti che vengono consumati, piuttosto che a quelli non ammessi.
Attraverso le preparazioni che serviamo ai nostri clienti, ben curate sia da un punto estetico, etico e di gusto, vorrei sfatare il pensiero comune che i vegani, e figuriamoci i crudisti, siano tristi e perennemente in castigo. Sulla nostra porta d'ingresso c'è scritto: 'chiunque è benvenuto a prescindere dal proprio regime alimentare. Chi esce si porta via un sorriso, un'esperienza di purificazione, un seme di rinascita'.
© tgcom24
Quella del crudismo non è una filosofia 'dura' e difficile da rispettare?
Per come la vedo io ci sono due filoni del crudismo: quello del fast food, cosi come la Natura ce lo fornisce, ossia frutta e verdura pura e cruda che non necessita di altro se non di essere, lavata, pulita, tagliata e mangiata e quello gourmet che proponiamo noi da Mantra che invece richiede preparazioni molto lunghe e accurate.
Sicuramente, per una persona nata e cresciuta in Italia, dove il pane e la pasta sono la quotidianità, il passaggio al crudismo può inizialmente risultare faticoso. Ma vi assicuro che basta provare per un giorno per notare giá alcuni benefici.
Qualche esempio? A livello di digestione, lucidità ed energia: non ci sarà più bisogno del caffè per tenersi svegli al lavoro!
Inoltre, tengo sempre a precisare che per ottenere i benefici dal crudismo non bisogna essere crudisti al 100%, ma è sufficiente un 80%.
Ripeto sempre che la cosa più importante è imparare ad ascoltare il proprio corpo, perché a differenza della nostra testa, non sbaglia mai!!!
Sappiamo che collabori con lo chef Alberto Minio Paluello che vanta un diploma di raw vegan chef conquistato alla Matthew Kenney Accademy. Come vi siete incontrati?
Ci siamo conosciuti a Milano tramite un amico che abbiamo in comune, Non potevo desiderare di più che uno chef crudista che avesse le papille gustative italiane, perché i sapori della cucina italiana non li batte nessuno!
Ecco perché a detta non solo mia, che sarei troppo di parte, ma anche dei nostri clienti internazionali che mangiano raw food in giro per il mondo, quello di Mantra è stRAWpitoso!!
Quali sono i benefici che si possono trarre da questo tipo di alimentazione?
Tantissimi. Personalmente sono meno letargica, più energica e lucida. La mia digestione è migliorata e cosi anche il funzionamento del mio intestino. La mia pelle è visibilmente più luminosa e priva di impurità cutanee.
I capelli e le unghie, più forti e lucidi. Insomma direi una beauty farm fisica e mentale da non buttare via…
Per come la vedo io ci sono due filoni del crudismo: quello del fast food, cosi come la Natura ce lo fornisce, ossia frutta e verdura pura e cruda che non necessita di altro se non di essere, lavata, pulita, tagliata e mangiata e quello gourmet che proponiamo noi da Mantra che invece richiede preparazioni molto lunghe e accurate.
Sicuramente, per una persona nata e cresciuta in Italia, dove il pane e la pasta sono la quotidianità, il passaggio al crudismo può inizialmente risultare faticoso. Ma vi assicuro che basta provare per un giorno per notare giá alcuni benefici.
Qualche esempio? A livello di digestione, lucidità ed energia: non ci sarà più bisogno del caffè per tenersi svegli al lavoro!
Inoltre, tengo sempre a precisare che per ottenere i benefici dal crudismo non bisogna essere crudisti al 100%, ma è sufficiente un 80%.
Ripeto sempre che la cosa più importante è imparare ad ascoltare il proprio corpo, perché a differenza della nostra testa, non sbaglia mai!!!
Sappiamo che collabori con lo chef Alberto Minio Paluello che vanta un diploma di raw vegan chef conquistato alla Matthew Kenney Accademy. Come vi siete incontrati?
Ci siamo conosciuti a Milano tramite un amico che abbiamo in comune, Non potevo desiderare di più che uno chef crudista che avesse le papille gustative italiane, perché i sapori della cucina italiana non li batte nessuno!
Ecco perché a detta non solo mia, che sarei troppo di parte, ma anche dei nostri clienti internazionali che mangiano raw food in giro per il mondo, quello di Mantra è stRAWpitoso!!
Quali sono i benefici che si possono trarre da questo tipo di alimentazione?
Tantissimi. Personalmente sono meno letargica, più energica e lucida. La mia digestione è migliorata e cosi anche il funzionamento del mio intestino. La mia pelle è visibilmente più luminosa e priva di impurità cutanee.
I capelli e le unghie, più forti e lucidi. Insomma direi una beauty farm fisica e mentale da non buttare via…
© tgcom24
Ci sono dei rischi? Bisogna prestare attenzione al bilanciamento di proteine?
Non ce ne sono se si mantiene una dieta bilanciata. Mangiando tanta frutta e verdura cruda aumentano le quantità di cibo che vengono ingerite, ma non bisogna consumare quantità troppo elevate di frutta secca.
Bisogna documentarsi o farsi assistere da un esperto nel corretto bilanciamento degli ingredienti, questo è l’unico punto delicato nel passare da onnivori a crudisti.
Le proteine non mancano se, appunto, l’alimentazione è bilanciata e ricca di verdura a foglia verde (cavolo toscano, spinaci, coste…) e la giusta quantità di semi e frutta secca.
I semi di zucca sono tra quelli con il contenuto proteico più alto, a seguire i semi di canapa e di chia. E poi mandorle, pistacchi e anacardi.
A un 'onnivoro' cosa consiglieresti di mangiare nel tuo ristorante?
Sicuramente gli spaghetti “cacio” e pepe! Sono spaghetti di alghe kelp che vengono marinati e conditi con una salsa di anacardi e lievito alimentare a scaglie e pepe nero. Sono davvero gustosi.
Svelaci un segreto: tu hai abolito del tutto la cottura del cibo? Il mio è stato un salto estremo, sono passata da onnivora convinta a crudista, bruciando tutte le tappe intermedie del vegetarianesimo, poi vegano e poi magari crudista.
Ho fatto un anno e mezzo da crudista al 100% durante il quale non ho mai avuto il desiderio di cibi cotti.
Poi, un giorno, mi sono svegliata con una voglia indescrivibile di zucca al forno.
Non l'ho assecondata subito, sapendo che spesso viene voglia di mangiare cibo cotto perché non si mangiano quantità abbastanza grandi di cibo crudo per soddisfare il proprio fabbisogno. E così i giorni successivi mi accertavo di mangiare a sufficienza.
Ma la voglia di zucca continuava.
La mia risposta è stata che bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo e dargli fiducia, perché raramente lui sbaglia. Ed è cosi che mi sono fatta una scorpacciata di zucca al forno! Da quella volta la mia alimentazione è al 90% crudista.
Da quanto tempo non mangi carne?
Ho smesso il giorno del Thanksgiving di 3 anni fa. Era da qualche anno che vivevo un conflitto interno tra me e l'Oceano, tra la consapevolezza delle dinamiche di spopolamento dei mari e il piacere di mangiare il pesce, che mi piaceva ancora di più della carne, ma che mi stava anche più a cuore.
Fin da piccola invece non ho mai mangiato la carne di maiale perché è sempre stato il mio animale preferito. Peccato che invece mangiassi il prosciutto perché non mi ero posta il problema: per me il prosciutto era prosciutto, non lo ricollegavo al maiale.
Non ce ne sono se si mantiene una dieta bilanciata. Mangiando tanta frutta e verdura cruda aumentano le quantità di cibo che vengono ingerite, ma non bisogna consumare quantità troppo elevate di frutta secca.
Bisogna documentarsi o farsi assistere da un esperto nel corretto bilanciamento degli ingredienti, questo è l’unico punto delicato nel passare da onnivori a crudisti.
Le proteine non mancano se, appunto, l’alimentazione è bilanciata e ricca di verdura a foglia verde (cavolo toscano, spinaci, coste…) e la giusta quantità di semi e frutta secca.
I semi di zucca sono tra quelli con il contenuto proteico più alto, a seguire i semi di canapa e di chia. E poi mandorle, pistacchi e anacardi.
A un 'onnivoro' cosa consiglieresti di mangiare nel tuo ristorante?
Sicuramente gli spaghetti “cacio” e pepe! Sono spaghetti di alghe kelp che vengono marinati e conditi con una salsa di anacardi e lievito alimentare a scaglie e pepe nero. Sono davvero gustosi.
Svelaci un segreto: tu hai abolito del tutto la cottura del cibo? Il mio è stato un salto estremo, sono passata da onnivora convinta a crudista, bruciando tutte le tappe intermedie del vegetarianesimo, poi vegano e poi magari crudista.
Ho fatto un anno e mezzo da crudista al 100% durante il quale non ho mai avuto il desiderio di cibi cotti.
Poi, un giorno, mi sono svegliata con una voglia indescrivibile di zucca al forno.
Non l'ho assecondata subito, sapendo che spesso viene voglia di mangiare cibo cotto perché non si mangiano quantità abbastanza grandi di cibo crudo per soddisfare il proprio fabbisogno. E così i giorni successivi mi accertavo di mangiare a sufficienza.
Ma la voglia di zucca continuava.
La mia risposta è stata che bisogna imparare ad ascoltare il proprio corpo e dargli fiducia, perché raramente lui sbaglia. Ed è cosi che mi sono fatta una scorpacciata di zucca al forno! Da quella volta la mia alimentazione è al 90% crudista.
Da quanto tempo non mangi carne?
Ho smesso il giorno del Thanksgiving di 3 anni fa. Era da qualche anno che vivevo un conflitto interno tra me e l'Oceano, tra la consapevolezza delle dinamiche di spopolamento dei mari e il piacere di mangiare il pesce, che mi piaceva ancora di più della carne, ma che mi stava anche più a cuore.
Fin da piccola invece non ho mai mangiato la carne di maiale perché è sempre stato il mio animale preferito. Peccato che invece mangiassi il prosciutto perché non mi ero posta il problema: per me il prosciutto era prosciutto, non lo ricollegavo al maiale.