Anima della Sardegna, il Cannonau DOC è il vitigno più antico di tutto il Mediterraneo, ed è Borore, "il paese dal vino più antico del mondo", ad essere la culla di questa preziosa uva.
Inizialmente la scoperta di vinaccioli -semi d'uva- datati 1200 a.C. ha diradato i dubbi sull'origine del Cannonau DOC, il vitigno più diffuso e famoso dell'isola, dichiarandolo finalmente sardo.
E' solo nel 2002 che alcuni scavi archeologici nel sito nuragico di Duos Nuraghes, proprio a Borore, hanno permesso di scoprire diversi semi d'uva risalenti a più di 3500 anni fa.
Il Cannonaudeve tutto alle sue succose bacche nere. Pur venendo coltivato un po' in tutta l'isola la maggior parte della produzione è concentrata nelle zone centrali.
È da quest'uva millenaria che viene tuttora prodotto il vino DOC Cannonau di Sardegna, le cui due maggiori varianti sono il rosso e il rosato.
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Questo vino corposo è protetto dal 1972 da una disciplinare che ne restringe la produzione alle province di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari.
Grazie alla tutela e alle norme disciplinari i vini Cannonau DOC devono essere ottenuti da vitigni aventi per l'85% uva Cannonau DOC e solo per il 15% uva locale. Il suo invecchiamento minimo, inoltre, dev'essere di almeno un anno, di cui sei mesi in botti di rovere.
Oltre al rosso e al rosato altre varietà di Cannonau DOC possono essere il Passito e il Liquoroso, derivanti da diversi metodi di lavorazione.
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Come gustarlo La sua alta gradazione, pari a 13,5°, lo rende un ottimo abbinamento per secondi piatti corposi, invernali.
Ottimo insieme alla carne rossa, ai brasati o con la selvaggina (soprattutto con il tipico cinghiale di Sardegna). Può essere consumato anche con il formaggio, meglio se stagionato.
Per i più azzardati in cucina, il Cannonau DOC può essere usato per la preparazione di risotti dal sapore intenso ed avvolgente.
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