È tornata puntuale anche quest'anno l'Asta Mondiale del Tartufo Bianco di Alba, giunta alla XVII edizione che già divenuta la più importante di sempre: è stato infatti toccato un record storico, con lotti battuti per 450 mila euro. È stata dunque ampiamente superata l'edizione dello scorso anno che aveva raccolto un totale di 287500 euro, ma soprattutto quella celebre del 2007 quando fu raggiunto il traguardo di 364600 euro. Quella del 2016 è stata una vera e propria lotta ai rilanci, al “chi offre di più”: è stato lo chef cinese Zhenxiang Dong ad aggiudicarsi l'incredibile esemplare dal peso complessivo di 1170 grammi. Il prezzo? 100500 euro. La Cina ha così dimostrato la sua forte attrazione nei confronti dei prodotti di prestigio italiani.
L’Asta si è svolta quasi una settimana fa, domenica scorsa, 13 novembre, nella pittoresca cornice del Castello di Grinzane Cavour, prezioso scrigno architettonico riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
L’Asta ha avuto inizio allo scoccare delle ore 18.00, quando la reggia appartenuta al noto statista piemontese Camillo Benso Conte di Cavour ha aperto le sue porte a ospiti non solo italiani, ma anche internazionali. L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco di Alba, infatti, attira ogni anno curiosi e amanti del raffinato ingrediente da tutto il mondo: durante tutto il corso della manifestazione i riflettori internazionali sono stati puntati sul pregiato Tuber magnatum Pico, in una più semplice parola, tartufo. La Fiera quindi si è riconfermata simbolo nel mondo del nostro territorio. L’Asta Mondiale è infatti da anni il momento in cui si sancisce l’alleanza dei grandi prodotti del territorio: Barolo, Barbaresco e Tartufo Bianco d’Alba, ambasciatori internazionali delle nostre colline Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
L’attenzione mediatica nei confronti di questa singolare competizione a finalità benefica è sempre molto alta: anche quest’anno, infatti, hanno partecipato esponenti dell’alta cucina mondiale e imprenditori, ma anche appassionati del gusto e dell’enogastronomia dei territori di Langhe e Roero, che si sono contesi lotti del pregiato fungo ipogeo abbinati ai grandi vini Barolo e Barbaresco. È stata, come del resto ci si aspettava, una vera e propria lotta al rilancio per aggiudicarsi le partite migliori delle straordinarie abbinate.
Orlando Pecchenino, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani si è a questo proposito così espresso: 'La sinergia generata dall'incontro tra Tartufo Bianco d'Alba e i grandi vini del nostro territorio è ormai un biglietto da visita consolidato in un mercato, come quello statunitense, che continua a dare molte soddisfazioni, mentre i numeri testimoniano anche la crescita dei mercati dell'estremo oriente».
Tomaso Zanoletti, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, ha inoltre aggiunto che 'L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba continua a entusiasmare le platee internazionali di estimatori di questo meraviglioso prodotto. Questa eccellenza della nostra terra riesce a diffondere un messaggio di positività e solidarietà, portando risorse a realtà che operano con finalità filantropiche. Siamo ancora una volta molto soddisfatti dei risultati e rivolgiamo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita dell'evento'.
L'edizione 2016 ha inoltre presentato una importante novità: per la prima volta l'Asta è stata trasmessa in tempo reale grazie a un collegamento in diretta satellitare nella prestigiosa sede della Union League di Philadelphia, in America (proprio da dove, fra l'altro, lo chef cinese è riuscito ad aggiudicarsi il tartufo dal valore di oltre 100 mila euro). Negli Stati Uniti si erano radunati duecento ospiti americani della più rappresentativa fondazione di italo-americani residenti negli USA (oltre venti milioni), la National Italian American Foundation (N.I.A.F.). E non è finita qui, perché (ma questa non è stata una novità, anzi) come da tradizione l'Asta si è svolta (in collaborazione con l'Istituto Mother's Choice e con la Società Aretè Food & Wine di Maria Pranzo) nella stessa giornata anche a Hong Kong, dove si è tenuta una cena con ospiti selezionati presso il ristorante “8 ½ Otto e Mezzo Bombana” gestito dallo chef stellato Umberto Bombana.
Per quanto riguarda gli ospiti, fissa è ormai la partecipazione di Andro Merkù, giornalista e conduttore, conosciuto soprattutto per le due strepitose imitazioni in radio e che ha portato in sala un Papa Francesco appassionato di tartufi. Non potevano mancare il Gastronauta Davide Paolini, giornalista ed esperto di gastronomia, a mandare all'incanto tartufi e vini, e il celebre comico e conduttore Enzo Iacchetti a dare un gradito tocco d'ironia all'asta. Per par condicio non potevano essere assenti due figure femminili, e quest'anno sono state scelti due volti dello spettacolo e della televisione: l'attrice e conduttrice brillante Roberta Lanfranchi e l'imitatrice Emanuela Aureli (che ha divertito gli ospiti con spassosi camei, da Mara Venier a Milly Carlucci).
L'Asta Mondiale del Tartufo Bianco di Alba è nota e amata in tutto il mondo non solo per i suoi grandi ospiti e, ovviamente, per il suo pregiato e raffinato prodotto, ma anche per il suo aspetto benefico L'Asta, infatti, destina tradizionalmente il ricavato ad iniziative ad alto tenore sociale e solidale, operanti non solo in Italia ma pure all'estero a favore delle persone meno fortunate. In particolare, quest'anno i fondi sono stati devoluti alla N.I.A.F., all'Istituto Mother's Choice di Hong Kong, alla Fondazione Nuovo Ospedale Alba Bra Onlus e alle popolazioni terremotate del centro Italia.
Il tartufo, insomma, anche quest'anno si è rivelato buono sotto tutti i punti di vista.