A Levico Terme, nel cuore del magico Trentino, si trova una dimora speciale: la storica residenza estiva della famiglia Imperiale d'Austria, immersa nella tranquillità di un parco secolare che infonde un'atmosfera di dolce raffinatezza. Consapevoli che il benessere inizia ogni giorno a tavola, la cucina, qui, non può essere da meno. Speciale, elegante e ricca di sapori. Cosi come doveva essere, supponiamo, a inizio secolo, quando i commensali erano teste coronate e personaggi illustri.
A tenere alta la qualità dei piatti è lo chef di origini laziali Devis Cameli che, con la consulenza dello chef stellato trentino Walter Miori, prepara i menu per deliziare gli ospiti dell’hotel, ma anche i visitatori esterni. Quest'ultimo ha iniziato l’esperienza nel suo ristorante “Fior di Roccia” nel 1982, ricevendo la sua prima stella e mantenendola per 12 anni, periodo in cui ha potuto sviluppare una cucina innovativa legata alla sua regione, il Trentino, utilizzando prodotti a km zero affiancandoli a metodi di cucina innovativi per esaltarne i sapori senza stravolgere le tradizioni.
Devis Cameli, classe 1979, porta con sé l’esperienza di 9 anni di viaggi, tra cui 5 trascorsi in Perù: anni passati in diverse cucine di prestigiosi ristoranti a sperimentare sapori esotici e inconsueti. Se il Perù offre più di ogni altro Paese una ricca gamma di diversità di alimenti – basti pensare che esistono 4mila varietà di patate - in 5 anni ha avuto modo di conoscere a fondo i segreti di ingredienti in grado di dare ai piatti un sapore particolare e originale. La creatività e la tecnica lo hanno reso uno chef in grado di abbinare in uno zapping gastronomico sui generis sapori esotici con piatti tradizionali italiani e occidentali.
La sua filosofia? Sapore e leggerezza. Mantenere valori calorici bassi senza rinunciare al gusto e al sapore. La sua cucina è leggera, senza burro (è consentito solo in pasticceria) e poca farina. Il segreto? La specializzazione nel cucinare a bassa temperatura, sottovuoto, con sali bilanciati: una cucina creativa, ma anche matematica, un mix di ingredienti pesati al grammo e messi insieme con gusto e creatività. Il risultato? Dietetico e buonissimo. “In cucina prepariamo anche il pane e i grissini, ottimi insaccati come il prosciutto molto apprezzato dagli ospiti e le golose mostarde, per accompagnare i formaggi” spiega lo chef “Abbiamo molta cura nel selezionare i fornitori, controllando che tutto sia fresco e di alta qualità”.
Il piatto preferito, quello che ama di più gustare a casa con gli amici? “Pasta all’amatriciana” risponde lo chef senza preamboli. Aggiungendo che è stato forse contagiato dalla sinfonia di sapori che si preparavano alla scuola alberghiera da lui frequentata 'Albergo Scuola di Amatrice” in provincia di Rieti, una delle scuole più prestigiose d'Italia: qui è nata la famosa “pasta all’amatriciana” e Devis Cameli è rimasto fedele alle sue origini. I piatti sono accompagnati dalla carta dei vini, che permette di scegliere, sotto l'attenta guida del maître, il vino più indicato: nelle cantine imperiali, infatti, vi sono centinaia di etichette prestigiose, bottiglie dell'antica tradizione vinicola trentina ma anche provenienti da aree di produzione assai pregiate.
Oltre alla rinomata cucina, il Grand Hotel Imperial è celebre per la sua acqua termale curativa e dotata di grandi proprietà: arriva direttamente nel reparto termale dell'hotel attraverso speciali condutture, così gli ospiti possono accedere alle cure termale senza uscire dalla struttura. Accanto al reparto riservato alle cure termali, c’è l’area wellness che consiste in una piscina coperta molto luminosa, una vasca idromassaggio, sauna finlandese e bagno turco. Un menu di trattamenti beauty & wellness invita gli ospiti dell'hotel a rilassarsi tra massaggi e trattamenti esclusivi. Inoltre, nel parco c’è una splendida piscina all’aperto, con tanti lettini dove riposare nella natura e nel silenzio. Il canto dei grilli e il cinguettio degli uccelli, le fronde che ondeggiano nel vento e il profumo della resine del parco sono compagni di questa vacanza estiva, trascorsa tra la natura e la storia.
Anche il parco costituisce un punto cardinale: 15 ettari di abeti, aceri caucasici, ginkgo biloba (trasportate a Levico dai vivai austriaci a inizio '900) e aiuole fiorite. Sia la struttura che il parco sono stati progettati e realizzati come un tutt'uno alla fine del diciannovesimo secolo. “Una residenza imperiale deve avere un parco imperiale” pensò l'architetto Georg Ziehl di Norimberga alla fine del secolo scorso, e, così, progettò la residenza degli Asburgo. Naturalmente, anche le stanze del Grand Hotel Imperial sono luoghi senza tempo, impregnati di storia e di antichi splendori, di fascino e di magia. Pavimenti in legno, pareti in marmo, arredi raffinati che richiamano lo stile austro-ungarico. Le 81 stanze sono in parte arredate con mobili d'epoca, dispongono di terrazzi e balconi. La Sissi Suite è certamente quella più speciale: arredamento regale, dettagli principeschi e atmosfera d'altri tempi. Qui si dorme da principi e i “sogni d'oro" sono assicurati.
Per maggiorni informazioni: www.hotel-imperial-levico.com