Da poche settimane a Milano ha aperto LUME, il nuovo ristorante guidato dallo chef stellato Luigi Taglienti (premio di giovane chef dell'anno nel 2009), che ha già una novità (e non riguarda la cucina). Le buone forchette, ma soprattutto gli appassionati di piatti stellati, sono abituati a fare due passi nel cuore della città per scovare i migliori ristoranti. Ma Luigi Taglienti ha deciso di far nascere il suo nuovo progetto in periferia, in un contesto industriale: all'interno dell'ex fabbrica Richard Ginori.
LUME fa parte dell'esclusiva realtà polifunzionale W37 e nasce dalla volontà dell'imprenditrice e Presidente della Fondazione Filippo Marazzi, Emanuela Verlicchi Marazzi. Il gruppo da sempre punta sul talento dei giovani: ecco che a Milano ha scelto come testimonial proprio lo chef Luigi Taglienti che ha dichiarato di voler ripartire da se stesso. “La cucina avrà una solida base ancorata alla tecnica, all'esperienza e alla mia storia professionale. Una cucina chiaramente leggibile, che possa parlare anche a una clientela straniera abituata ad alti standard di ristorazione, ma che al tempo stesso ricerca la grammatica e gli archetipi della cucina italiana”, ha affermato.
Lo Chef, perfezionista e istintivo, vanta esperienze lavorative al fianco di alcuni dei più grandi chef italiani e internazionali, fra cui Christian Willer, Christian Sinicropi e Carlo Cracco, che hanno contribuito a formare la sua professionalità e stimolare la sua creatività. Da LUME ha deciso di portare una cucina senza tempo, in continua evoluzione fra antico e moderno, caratterizzata da un'incessante ricerca sulla materia prima. “La mia cucina nasce dalla naturalezza del gesto e del pensiero e si evolve in funzione dell'esigenza di esprimermi, di creare un'unicità del gusto. Il tutto ricercando gli antichi valori della cucina italiana, non sempre facilmente riconoscibili.”
Gli ospiti di LUME, attraverso tre menù, hanno dunque la possibilità di scoprire e apprezzare un perfetto e armonico mix di classicità e contemporaneità, ingredienti fondamentali della cucina legata al territorio e alla costante ricerca di materia prima. Posso sperimentare accostamenti inconsueti e solo apparentemente semplici; contenuti, ispirazioni e studio della materia sono ben saldati fra di loro.
I cibi possono essere gustati alla carta (che varia in base la stagionalità dei prodotti) o seguendo due degustazioni guidate: una più tradizionalmente milanese e una più sperimentale. Ma non mancano ovviamente prelibatezze uniche firmate dallo chef, oltre ai grandi classici.
Una menzione speciale meritano le salse, espressione massima di tecnica e raffinatezza. Ogni salsa viene infatti studiata in prospettiva di un piatto preciso, di cui è parte integrante, e non sovrastruttura.
LUME vanta inoltre una carta dei vini ricca non solo di grandi etichette, ma anche di bianchi e rossi di piccoli produttori. L'obiettivo, anche dal punto di vista del beverage, è mantenere un legame forte con il territorio, offrendo sempre un'ampia e variegata scelta d'eccellenza.
Il raffinato ed elegante ristorante è il risultato delle idee e degli studi dell'architetto Monica Melotti che si è occupata della ristrutturazione e del design degli interni. Grande protagonista è indubbiamente la cucina, indiscussa regina dello spazio: è infatti racchiusa in un cubo di vetro al centro del locale, cubo che, pur essendo di grande e maestoso impatto, sa fondersi armoniosamente con la sala permettendo agli ospiti di sbirciare cosa avviene all'interno, dando un'occhiata fra i decori ricamati che creano un fascinoso gioco di volumi.
“Mi piaceva l'idea di riportare un dettaglio legato alla memoria e attualizzarlo”, ha spiegato Monica Melotti, Chief Design Officer di MB America, per motivare la scelta del ricamo. "Abbiamo lavorato mantenendo un equilibrio fra il patrimonio storico e la contemporaneità".
Luigi Taglienti vedrà confermata la sua stella anche presso LUME? Le premesse ci sono.
LUME
Via G. Watt 37, 20143 Milano
02 80888624