Vinitaly 2016: un brindisi che dura cinquant'anni
Dal 10 al 13 aprile il centro di Verona ospita Vinitaly, la kermesse più celebre dedicata al vino che, quest'anno, spegne cinquanta candeline. Tra degustazioni ed eventi, la manifestazione ha deciso di organizzare un compleanno da record, decidendo di festeggiare con un incremento negli investimenti, nelle strutture, ma soprattutto negli espositori che sono più di 4000 e che sono attesi da più di 140 paesi. Arrivata al traguardo delle 50 edizioni (nasce nel 1967 con le Giornate del Vino Italiano), Vinitaly è l'evento che maggiormente ha scandito l'evoluzione del sistema vitivinicolo nazionale e straniero, contribuendo a fare del vino una delle più coinvolgenti e dinamiche realtà del settore primario. Tra le numerose aziende straniere questa edizione vanta, quest'anno c'è un'importante new entry: la Cina.
Vinitaly celebra il vino e la sua storia e quest'anno, per la prima volta, la cerimonia di apertura del Salone Internazionale del Vino e dei Distillati è aperta dal
Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“E' un segno di grande attenzione verso quegli imprenditori che hanno avuto la capacità di costruire un settore diventato in 50 anni il vanto dell'Italia nel mondo”, ha commentato Maurizio Danese, presidente di Veronafiere.
Il palinsesto di iniziative è stato programmato con una finalità dichiarata apertamente: favorire il business delle aziende clienti all'insegna di una missione ben precisa,
“il wine business in fiera, il wine festival in città”. La novità più importante di questa edizione è, invece, il
Premio enologico internazionale 5 Star Wines che vuole essere leva di marketing per le aziende partecipanti: il nuovo obiettivo di Vinitaly, infatti, è dare alle aziende (giudicate e premiate da una giuria di esperti internazionali) uno strumento riconoscibile e facilmente comprensibile da buyer e consumatori.
Tre sono le grandi
aree di degustazione: la prima, incentrata interamente sull'evoluzione del vino italiano, durante la quale sono messi a confronto etichette del 1967 e di oggi; la seconda (di Ais), con tema “I 50 anni di Vinitaly in 5 vini”, quindi uno per decennio; l'ultima dedicata all'unione iconica di Francia e Italia nella persona di Raoul Salama, accademico francese e celebre divulgatore del vino. Ma le degustazioni negli stand istituzionali regionali e in quelli degli espositori, sono davvero tante e Vinitaly si è anche regalato 1500 mq in più nel padiglione 10.
Il
programma è
ricco di appuntamenti, fra convegni, focus, degustazioni ed eventi dedicati alla cucina, con interventi di chef stellati. E' prevista un'affluenza di oltre 150 mila visitatori professionali, perché quest'anno Vinitaly vuole porre l'accento sul business, facilitando gli incontri tra operatori e compratori. Ma nessun amante del buon vino rimarrà deluso: sono infatti state organizzati numerosi
eventi collaterali per le vie di Verona.
Tantissime sono le
cantine che partecipano alla kermesse: oltre all'
azienda Marchesi di Barolo, al
Castello di Gussago in Franciacorta, alle Cantine Lunae e alla Collina dei Ciliegi, è per esempio il
Timeo, la nuova interpretazione del Grillo in purezza a rappresentare Baglio di Pianetto, mentre nello stand della cantina umbra Roccafiore, espressione dell'anima e della storia di Todi, sono presenti i due vini simbolo della produzione: FiorFiore e Bianco Fiordaliso. Ma la lista sarebbe davvero troppo lunga, quindi l'unica soluzione per conoscere tutti i nomi presenti a Verona, è acquistare un biglietto per Vinitaly.
Di Indira Fassioni per
nerospinto.it
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