Con l'arrivo del Natale aumenta la voglia di viaggiare, di lasciarsi sorprendere da nuove realtà e gustare sapori originali e inaspettati.
A questo proposito vi parliamo dello Smørrebrød, un tipico piatto della cucina danese.
Lo Smørrebrød (letteralmente “Burro e Pane”) consiste in una fetta di pane - di segale a pasta acida e scura - imburrata e riccamente farcita che conquista per l'originalità dei sapori e la consistenza unica.
A questo proposito vi parliamo dello Smørrebrød, un tipico piatto della cucina danese.
Lo Smørrebrød (letteralmente “Burro e Pane”) consiste in una fetta di pane - di segale a pasta acida e scura - imburrata e riccamente farcita che conquista per l'originalità dei sapori e la consistenza unica.
Il burro utilizzato è in genere aromatizzato: alle erbe, agli agrumi, alla senape.
La copertura? Tipicamente danese anche questa: prodotti del mare come salmone affumicato, sgombri marinati e alici o ricette di terra come roast beef, arista di maiale stufata e prosciutto affumicato.
A completare la ricetta degli Smørrebrød, verdure e formaggi: lattuga, pomodori o rucola fino ad arrivare ai cetrioli marinati e alle erbe aromatiche, mentre nel condimento non mancano uova sode e maionese.
Di solito questi panini sono serviti con l'aggiunta di salse come la Remoulade (tipicamente danese) oppure salse derivate da formaggi freschi spalmabili.
Lo Smørrebrød non è una moda dell'ultimo momento ma lo street food più famoso e più longevo della Danimarca. Ha saputo resistere alla concorrenza di Paesi con tradizioni culinarie molto più rinomate (pensiamo alla pizza italiana esportata in ogni angolo del Mondo), divenendo il simbolo di una delle capitali più attive oggi sullo scenario gourmet.
Copenaghen, infatti, è la città con più ristornati stellati al mondo. Si pensi al famosissimo Noma. Eletto miglior ristorante al mondo dal 2010 al 2012 e per la quarta volta nel 2014, il Noma - mix tra le parole “nordisk” e “mad” (“cibo nordico” ) - è nascosto in un magazzino portuale del XVIII secolo di Copenhagen.
Lo chef René Redzepi guida la cucina dopo aver maturato esperienze in alcuni dei migliori ristoranti al mondo, tra cui El Bulli di Adrià.
Ma il Noma non propone banale cucina fusion, è pura Gastronomia Nordica.
Si mangiano bacche, erbe, radici, germogli, uova, frutti di mare, pesce. Il talento di René Redzepi sta nell'aver creato una cucina basata sulla generosità della natura - pochi ingredienti sono stati coltivati o allevati - in un luogo che invece appare, a un occhio disattento, molto avaro per via del clima rigido.
Una delle più recenti prelibatezze danesi è sicuramente lo smushi, una specialità fusion che abbina agli intramontabili smørrebrød i sushi giapponesi. Sono delle sfiziosissime tartine in cui il tradizionale pane nero è sapientemente ricoperto da ingredienti che variano a seconda dell'ispirazione dello chef.
Il luogo ideale per assaporare lo smushi è senz'altro il Royal Smushi Cafè, la cui raffinatezza, design, menu fusion, tradizione e innovazione descrivono un locale che riunisce in sé caratteristiche anche molto diverse tra loro, ben rappresentando lo spirito di questa città.
In questo locale si servono ricercate miscele di tè e caffè nelle graziose tazze di porcellana danese da sorseggiare con pasticcini e torte tradizionali.
La copertura? Tipicamente danese anche questa: prodotti del mare come salmone affumicato, sgombri marinati e alici o ricette di terra come roast beef, arista di maiale stufata e prosciutto affumicato.
A completare la ricetta degli Smørrebrød, verdure e formaggi: lattuga, pomodori o rucola fino ad arrivare ai cetrioli marinati e alle erbe aromatiche, mentre nel condimento non mancano uova sode e maionese.
Di solito questi panini sono serviti con l'aggiunta di salse come la Remoulade (tipicamente danese) oppure salse derivate da formaggi freschi spalmabili.
Lo Smørrebrød non è una moda dell'ultimo momento ma lo street food più famoso e più longevo della Danimarca. Ha saputo resistere alla concorrenza di Paesi con tradizioni culinarie molto più rinomate (pensiamo alla pizza italiana esportata in ogni angolo del Mondo), divenendo il simbolo di una delle capitali più attive oggi sullo scenario gourmet.
Copenaghen, infatti, è la città con più ristornati stellati al mondo. Si pensi al famosissimo Noma. Eletto miglior ristorante al mondo dal 2010 al 2012 e per la quarta volta nel 2014, il Noma - mix tra le parole “nordisk” e “mad” (“cibo nordico” ) - è nascosto in un magazzino portuale del XVIII secolo di Copenhagen.
Lo chef René Redzepi guida la cucina dopo aver maturato esperienze in alcuni dei migliori ristoranti al mondo, tra cui El Bulli di Adrià.
Ma il Noma non propone banale cucina fusion, è pura Gastronomia Nordica.
Si mangiano bacche, erbe, radici, germogli, uova, frutti di mare, pesce. Il talento di René Redzepi sta nell'aver creato una cucina basata sulla generosità della natura - pochi ingredienti sono stati coltivati o allevati - in un luogo che invece appare, a un occhio disattento, molto avaro per via del clima rigido.
Una delle più recenti prelibatezze danesi è sicuramente lo smushi, una specialità fusion che abbina agli intramontabili smørrebrød i sushi giapponesi. Sono delle sfiziosissime tartine in cui il tradizionale pane nero è sapientemente ricoperto da ingredienti che variano a seconda dell'ispirazione dello chef.
Il luogo ideale per assaporare lo smushi è senz'altro il Royal Smushi Cafè, la cui raffinatezza, design, menu fusion, tradizione e innovazione descrivono un locale che riunisce in sé caratteristiche anche molto diverse tra loro, ben rappresentando lo spirito di questa città.
In questo locale si servono ricercate miscele di tè e caffè nelle graziose tazze di porcellana danese da sorseggiare con pasticcini e torte tradizionali.
Noma
Royal Smushi Cafè
Di Indira Fassioni per nerospinto.it