Avete mai sentito parlare di doggy bag? Concretamente il doggy bag è un contenitore utilizzato per portare a casa il cibo avanzato durante il proprio pasto al ristorante.
Si tratta di una prassi comune negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni, ma in Italia questo concetto genera ancora una sorta di imbarazzo culturale.
Sicuramente ci sarà capitato di andare al ristorante e non riuscire a mangiare una parte della portata, nonostante fosse squisita.
Fino ad oggi quel cibo avanzato era destinato ad essere gettato.
L'idea del doggy Bag nasce proprio dalla volontà di sensibilizzare l'opinione pubblica al riciclo e di incentivare il recupero del cibo non consumato traducendola in un concetto trendy.
Si tratta di una prassi comune negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni, ma in Italia questo concetto genera ancora una sorta di imbarazzo culturale.
Sicuramente ci sarà capitato di andare al ristorante e non riuscire a mangiare una parte della portata, nonostante fosse squisita.
Fino ad oggi quel cibo avanzato era destinato ad essere gettato.
L'idea del doggy Bag nasce proprio dalla volontà di sensibilizzare l'opinione pubblica al riciclo e di incentivare il recupero del cibo non consumato traducendola in un concetto trendy.
Contro gli sprechi alimentari, infatti, il consorzio Comieco (in collaborazione con Slow Food Italia, l'architetto Michele De Lucchi e il professore Andrea Kerbaker) ha lanciato a Roma e a Milano il progetto “Se avanzo mangiatemi”, ovvero una serie di contenitori ecosostenibili, ideati da un team di artisti e consegnati gratuitamente ai ristoratori, in modo che vini e cibo siano prêt-à–porter.
Appositamente per questo progetto gli illustratori Beppe Giacobbe, Guido Scarabottolo e Olimpia Zagnoli hanno trasformato il tradizionale sacchetto, spesso di fortuna, per gli avanzi take away in una originale “borsa” dal tipico design made in Italy: tre diversi contenitori per cibo e bevande, ognuno dei quali è stato creato per mantenere al meglio il prodotto, dalla bottiglia di vino al dolce, e aiutare il cliente a portare via gli avanzi con stile.
A Roma, dove il progetto è attivo da alcune settimane, hanno finora aderito all'iniziativa soltanto diciassette ristoranti, concentrati perlopiù nelle zone centrali. L'augurio, quindi, è che questa pratica si diffonda sempre più e non soltanto nelle zone turistiche.
In Lombardia, invece, sono circa ottanta i locali che adottano le comode “borse” porta avanzi take away, sparsi fortunatamente un po' in tutta la regione.
"Doggy Bag–Se avanzo mangiatemi"
Un progetto promosso da Comieco in collaborazione con Slow Food Italia, con la regia dell'arch. Michele De Lucchi e del prof. Andrea Kerbaker
A cura di nerospinto.it
Appositamente per questo progetto gli illustratori Beppe Giacobbe, Guido Scarabottolo e Olimpia Zagnoli hanno trasformato il tradizionale sacchetto, spesso di fortuna, per gli avanzi take away in una originale “borsa” dal tipico design made in Italy: tre diversi contenitori per cibo e bevande, ognuno dei quali è stato creato per mantenere al meglio il prodotto, dalla bottiglia di vino al dolce, e aiutare il cliente a portare via gli avanzi con stile.
A Roma, dove il progetto è attivo da alcune settimane, hanno finora aderito all'iniziativa soltanto diciassette ristoranti, concentrati perlopiù nelle zone centrali. L'augurio, quindi, è che questa pratica si diffonda sempre più e non soltanto nelle zone turistiche.
In Lombardia, invece, sono circa ottanta i locali che adottano le comode “borse” porta avanzi take away, sparsi fortunatamente un po' in tutta la regione.
"Doggy Bag–Se avanzo mangiatemi"
Un progetto promosso da Comieco in collaborazione con Slow Food Italia, con la regia dell'arch. Michele De Lucchi e del prof. Andrea Kerbaker
A cura di nerospinto.it