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Coronavirus,  gli anticorpi monoclonali un’arma in aiuto ai pazienti più fragili

A “Le Iene” la direttrice del reparto malattie infettive dell'ospedale di Padova racconta come funzionano

“Il ritmo di lavoro è ancora del tutto sostenuto, non siamo ancora usciti dall'emergenza". Così Anna Maria Cattelan, direttrice del reparto malattie infettive dell'ospedale di Padova racconta a "Le Iene" com'è la  situazione nella struttura ospedaliera e di come gli anticorpi monoclonali rappresentino un'arma per le categorie più fragili, colpite dal Covid-19.

"Attualmente, vengono somministrati ai pazienti con determinate patologie pregresse, risultati positivi ma senza sintomi gravi. L'approvazione è in via emergenziale e si stanno facendo ancora alcuni studi, ma stanno dando risultati" spiega Anna Maria Cattelan.

Il trattamento consiste in una flebo e, dal racconto di alcuni pazienti, si scopre che dopo due-tre giorni si sta subito meglio, anche se permane la positività.

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