La Corte europea dei diritti umani ha ordinato a Londra di continuare a tenere in vita Charlie Gard, il neonato affetto da una rara malattia genetica, fino a quando non prenderà una decisione sul ricorso presentato dai genitori. "Alla luce delle circostanze eccezionali, la Corte ha già accordato la priorità al caso e procederà a valutare il ricorso con la massima urgenza", si legge in un comunicato ufficiale.
Il 13 giugno la Corte di Strasburgo, dopo aver ordinato temporaneamente e per la seconda volta a Londra di mantenere in vita Charlie Gard, aveva stabilito che i genitori del neonato avevano tempo fino alla mezzanotte di oggi, 19 giugno, per presentare il ricorso contro la decisione delle autorità del Regno Unito di sospendere la ventilazione artificiale del neonato e quindi "staccare la spina".
Ora, alla luce della presentazione del ricorso, la Corte ha invece deciso che Londra dovrà assicurare a Charlie i trattamenti e le cure "più appropriate" per mantenerlo in vita evitandogli per quanto possibile sofferenze e salvaguardandone la dignità. Questo fino a quando la stessa Corte non si pronuncerà in via definitiva sul ricorso presentato dai genitori del piccolo.