Dopo tante denunce e segnalazioni, ecco il primo indagato per il "Blue Whale", il gioco della morte che prevede 50 prove sempre più dure che si conclude con un salto nel vuoto che porta alla morte del giocatore. Il pm Cristian Barilli ha aperto un fascicolo nei confronti di una giovane milanese di 20 anni, accusata di aver chiesto a una ragazzina dodicenne di procurarsi dei tagli e testimoniarli con delle foto.
L'esplosione mediatica del fenomeno "Blue Whale" prosegue da diverse settimane, ma fino a oggi ancora nessuno in Italia era stato indagato. Ora, a seguito del lavoro della polizia postale - coordinate dal pm Cristian Barilli -, una giovane di 20 anni è stata iscritta nel registro degli indagati: la ragazza sarebbe un "curatore", cioè una delle persone che adescano adolescenti su internet e impartiscono loro prove da superare. Attraverso Instagram, avrebbe convinto una dodicenne a procurarsi dei tagli e a inviarle le foto.
Gli inquirenti a inizio giugno hanno sequestrato il notebook e il telefono della ventenne milanese. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati delle perizie: si cercherà di capire attraverso un accertamento tecnico il tenore dei messaggi incriminati e se davvero sono stati inviati dalla ragazza.