"E' arrivato il tempo di poter considerare a tutti gli effetti questi bambini come cittadini italiani. Glielo dobbiamo, è un atto doveroso e di civiltà. Mi auguro che il Parlamento lo faccia presto". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni, parlando della legge sullo Ius soli. "Non riguarda solo il diritto di questi bambini, ma interessa anche la nostra sicurezza: la via contro la radicalizzazione non è la costruzione di muri, ma quella del dialogo".
"A chi guarda con diffidenza a questa decisione voglio dire - ha proseguito Gentiloni ospite a Bologna della Repubblica delle idee - che diventando cittadino italiano acquisisci diritti, ma anche doveri. Stiamo parlando della possibilità di consentire a questi bambini non solo di sentirsi italiani ma di essere italiani, parlare la lingua, rispettare le nostre leggi. Non bisogna lasciare nessuno spazio all'idea che con questa decisione noi sottovalutiamo l'importanza della nostra cultura, della nostra identità. L'Italia è un fatto importantissimo, ma proprio per questo abbiamo la forza di aprirci e estendere la cittadinanza a tanti bambini che ne hanno diritto".
"Sicurezza migliora con l'inclusione" - "L'esperienza di questi anni di chi contrasta la radicalizzazione e il terrorismo ci dice che per contenere i pericoli e prosciugare l'acqua attorno ai quali si radicalizzano la strada non è l'esclusione, la contrapposizione, la rottura, la strada dei muri che si alzano, la strada è quella del dialogo e dell'inclusione. La cittadinanza a questi bambini è un pezzo della nostra sicurezza e per questo che dobbiamo procedere e concedere questo diritto a chi se lo merita in modo così evidente".
Minniti: "Un Paese integrato è un Paese più sicuro" - "Sul tema dello ius soli si gioca una partita cruciale, la partita dell'immigrazione. C'è chi accomuna immigrazione e terrorismo, ma è un'equazione sbagliata. C'è invece un rapporto tra terrorismo e integrazione, perché un Paese ben integrato è un Paese più sicuro". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno, Marco Minniti, aggiungendo: "Quelli che chiudono le porte, credetemi, sono cattivi maestri e i cattivi maestri non vanno seguiti".
Lega: "Pronti a raccogliere firme per referendum" - "Se questo governo non eletto insisterà per far approvare la legge sullo ius soli, la Lega è pronta a iniziare il giorno dopo a raccogliere le firme per presentare un referendum abrogativo". Lo hanno dichiarato in una nota i capigruppo della Lega di Camera e Senato, Massimiliano Fedriga e Gian Marco Centinaio, aggiungendo: "È ora di finirla con tutto questo buonismo ipocrita che vuole svendere la cittadinanza del nostro Paese per garantirsi domani milioni di voti. No alla compravendita di voti".