La Corte europea dei diritti dell'uomo ha deciso di esaminare il ricorso di dieci giornalisti del quotidiano turco Cumhuriyet, in prigione da un anno perché sospettati di aver commesso crimini e fatto propaganda in nome del Pkk e dell'organizzazione di Fethullah Gulen. Nel ricorso i giornalisti sostengono che la loro detenzione "è una punizione per le critiche rivolte al governo" e tenerli in carcere è "una persecuzione giudiziaria a fini politici".