Milano, soldi nel controsoffitto: Fabrizio Corona condannato a un anno
Riconosciuto il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il processo era sui 2,6 milioni di euro trovati nella casa della collaboratrice Francesca Persi e in cassette di sicurezza in Austria
Fabrizio Corona è stato condannato a un anno dal tribunale di Milano nel processo per i 2,6 milioni di euro in contanti trovati, in parte, in un controsoffitto e, in parte, in cassette di sicurezza in Austria. L'ex agente fotografico era stato nuovamente arrestato a ottobre mentre era in affidamento ai servizi sociali per scontare altre condanne già definitive. La corte ha anche condannato a tre mesi la collaboratrice di Corona, Francesca Persi.
Corona esulta in aula - Alla lettura della sentenza Fabrizio Corona ha battuto i pugni sul tavolo dicendo "sì, giustizia è fatta" e si è rivolto al suo avvocato con un "sei un grande". Sono cadute infatti due imputazioni: l'intestazione fittizia dei beni in relazione ai soldi in contanti, e la violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione.
La condanna - L'ex agente fotografico dei vip è stato condannato solo per il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Il collegio, presieduto da Guido Salvini, ha anche condannato a tre mesi la collaboratrice di Corona, Francesca Persi, con sospensione condizionale della pena. Nel controsoffitto dell'abitazione della donna è stata trovata una parte dei 2,6 milioni riconducibili a Corona.
Corona resta in carcere - Revocata la misura cautelare che aveva portato in carcere l'ex agente fotografico perché sono cadute due delle tre imputazioni tra cui quella di intestazione fittizia di beni che giustificava la misure cautelare. Corona, tuttavia, resta in carcere per scontare i circa 5 anni restanti di cumulo delle pene definitive, anche perché lo scorso novembre il tribunale di sorveglianza di Milano aveva revocato l'affidamento in prova ai servizi sociali. Gli avvocati difensori hanno già preannunciato che presenteranno un'istanza per la concessione dell'affidamento in prova che potrebbe far uscire dal carcere il loro assistito.
Soddisfatto l'avvocato - L'avvocato di Corona, Ivano Chiesa, analizza così la sentenza: "Fabrizio resta in carcere perché il Tribunale di sorveglianza ha revocato il suo affidamento, ma, essendo venuto meno il mandato di cattura, le cose cambiano di molto. Fabrizio riprenderà, quindi, il suo percorso. Sono felice - aggiunge il legale - continuo a ridere e sono anche un po' distrutto, perché Fabrizio, subito dopo la lettura della sentenza, mi ha riempito di botte. Avevo detto che il giudice Salvini era un fuoriclasse e così è stato".
La fidanzata: "La verità è venuta fuori" - "Spero esca presto dal carcere, oggi è finalmente uscita la verità". Così Silvia Provvedi, del duo musicale Le Donatelle, commenta la sentenza. Prima del verdetto da Corona era arrivata per lei una dichiarazione di amore. "In casi come questi molto delicati l'amore è importante e aiuta", sottolinea la giovane, presente a tutte le udienze del dibattimento. Felice anche la madre di Corona: "Grazie ai giudici, suo figlio ora lo aspetta".
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