Contrordine, Hayao Miyazaki non andrà in pensione e milioni di fan in tutto il mondo ne saranno sollevati. La decisione di ritirarsi, nel 2013, anno di uscita del suo 11° film, "Si alza il vento" (presentato alla Mostra del Cinema di Venezia) è durata, per fortuna poco e il maestro dell'animazione sarebbe già al lavoro ad un nuovo film.
Per quanto non ci sia ancora un annuncio ufficiale né sul tema della storia, né sul titolo, lo Studio Ghibli (cofondato da Miyazaki) ha indirettamente confermato il via al progetto, attraverso l'annuncio sul proprio sito della ricerca di animatori per il lungometraggio, un lavoro che inizierà a ottobre e durerà tre anni.Il produttore e amico di Miyazaki, Toshio Suzuki, ha rivelato che finora il maestro avrebbe preparato gli storyboard solo "per i primi 20nminuti del film" e che l'uscita probabile potrebbe essere nel 2021. Per quanto riguarda la ricerca di animatori (che possono candidarsi fino al 20 luglio), l'annuncio non pone limiti di genere o nazionalità (anche se, si precisa, parlare giapponese è un bonus importante): basta che siano sopra i 18 anni e portatori, possibilmente di "freschezza giovanile".
Già nel 2015 Miyazaki aveva annunciato che avrebbe realizzato un corto in Cgi, "Kemushi no Boro" (Boro il bruco), per il museo Ghibli di Tokyo, dove dovrebbe debuttare presto. E proprio durante la lavorazione il creatore de "La principessa Mononoke" ha deciso di realizzare anche un nuovo film dove, pare, verrà sviluppata la storia di Boro. Un ritorno, che un grande amico di Miyazaki, John Lasseter, ha commentato ieri con la stampa giapponese alla prima Mondiale ad Anaheim, in California, del nuovo film della Pixar, Cars 3."Sono eccitatissimo all'idea che Miyazaki stia realizzando un nuovo film - ha detto -. Sono sicuro che ha ancora tante storie e vorrei non smettesse di raccontarle, penso continuerà a correre come Saetta McQueen".
Intanto nel 2020, anno anche delle Olimpiadi di Tokyo, ci sarà l'inaugurazione di un altro progetto dello Studio Ghibli, il parco a tema poco fuori Nagoya, capoluogo della prefettura di Aichi, basato su un'altra delle pellicole più amate di Miyazaki, "Il mio vicino Totoro". Un'area di 200 ettari sulla quale lo Studio aveva già costruito per l'Expo 2005 una copia a grandezza naturale della casa di Satsuki e Mei, le due sorelline protagoniste del film.