L'ICONA DEL CALCIO PER L'INDIPENDENZA

Catalogna, Pep Guardiola parla agli indipendentisti: "Voteremo anche senza il consenso di Madrid"

L'ex allenatore del Barcellona sul pulpito per incitare i catalani e sfidare lo Stato: "Il primo ottobre decideremo sull'indipendenza"

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L'icona dello sport catalano Pep Guardiola ha lanciato a Barcellona davanti a migliaia di sostenitori dell'indipendenza la sfida del referendum affermando che "voteremo anche se lo Stato spagnolo non vuole". "Il primo ottobre decideremo il nostro futuro", ha detto lo storico ex giocatore e tecnico del grande Barcellona. La Catalogna, ha accusato, "è vittima di uno Stato che ha messo in atto una persecuzione politica indegna del XXI secolo".

"Non abbiamo altra via d'uscita" - "Siamo vittime di uno Stato che ci ha perseguito politicamente - ha proseguito l'ex allenatore del Barcellona -. Con un ministro degli interni che ha cercato di porre fine al nostro sistema sanitario. Conosciamo i tentativi di frenare il modello di scuola catalana e il blocco degli investimenti. Non abbiamo altra via d'uscita che votare".

Indipendentisti: "Non possono metterci tutti in carcere" - "Non ci sono abbastanza carceri in Spagna per rinchiudere tutti i catalani che vogliono partecipare al referendum" sull'indipendenza della Catalogna. Sono le parole gridate davanti a migliaia di sostenitori della secessione dai presidenti delle due grandi organizzazioni della società civile indipendentista Jordi Sanchez e Jordi Cuixart.

Il braccio di ferro con Madrid - Intanto il governo spagnolo ha dichiarato "illegale" il referendum e afferma che lo impedirà. "Non ci sono abbastanza giudici per trascinare un Paese intero davanti ai tribunali", ha aggiunto Sanchez, leader dell'Assemblea nazionale catalana. "Non abbiate paura, non cederemo" ha detto Cuixart, presidente dell'Omnium Cultural, "il referendum è irreversibile, nessuno può fermarlo".