Solo "colloqui positivi", ma nessun accordo di principio, tra il Dup, il partito della destra unionista nordirlandese, e la premier Theresa May per un possibile sostegno ad un governo di minoranza conservatore britannico. Lo ha precisato il partito nordirlandese dopo che Downing Street aveva annunciato che era stato raggiunto un accordo di principio. L'annuncio del Dup ha costretto l'ufficio della premier ad un secondo comunicato. Intanto, Boris Johnson smentisce le indiscrezioni sul progetto di scalzare Theresa May dalla leadership dei Tories.
L'ufficio della premier britannica ha infatti affermato che sono ancora in corso colloqui con il partito ultraconservatore unionista nordirlandese DUP per trovare il sostegno a un governo conservatore, dopo il deludente risultato delle elezioni che le ha fatto perdere la maggioranza assoluta.
"Il primo ministro ha parlato con il DUP per discutere la finalizzazione di un accordo di fiducia e sostegno quando il Parlamento si riunirà la prossima settimana"; ha detto un portavoce di Downing Street.
Sondaggio: maggioranza degli elettori vuole le dimissioni della May - La maggioranza dei britannici vuole le dimissioni della premier Theresa May. E' quanto emerge da un sondaggio di YouGov per il Sunday Times, secondo cui il 48% degli intervistati è in favore di una sua uscita da Downing Street dopo le elezioni dell'8 giugno, mentre il 38% continua a sostenerla. Alla domanda su chi preferiscono come premier, se la scelta è fra May e il laburista Jeremy Corbyn, gli elettori si spaccano esattamente in due, col 39% dei consensi per ognuno. Da un sondaggio di Survation emerge invece che il preferito per la successione è Boris Johnson.
Pronti a ripartire i colloqui sulla Brexit - La Gran Bretagna prevede di avviare come previsto i negoziati per la Brexit "nelle prossime due settimane". L'ha detto alla cancelliera tedesca Angela Merkel la premier britannica Theresa May, secondo quanto ha riferito Downing Street. May è uscita indebolita dalle elezioni anticipate di giovediì, che aveva indetto proprio per ottenere un consenso più ampio in vista dei negoziati per l'uscita dall'Unione europea. Ciononostante, May ha "confermato la sua intenzione di avviare come previsto le discussioni sulla Brexit nellle prossime due settimane".
Boris Johnson: appoggio Theresa May Da parte sua Boris Johnson smentisce di essere in corsa per la leadership dei Tories dopo l'esito delle elezioni che ha indebolito la premier Theresa May. "Sciocchezze del Mail on Sunday" ha twittato. "Appoggio Theresa May, andiamo avanti a lavorare", si legge di seguito. Il quotidiano scrive, citando uno suo stretto collaboratore, che il segretario al Foreign Office sta preparando la sua scalata alla premiership.
Corbyn: "Con gli altri partiti voteremo contro il governo" - Intanto Jeremy Corbyn è pronto a invitare gli altri partiti britannici a votare contro il nuovo governo di Theresa May e ad approvare invece un "emendamento sostanziale" al discorso della regina (Queen's Speech) coi punti principali del programma Labour, fra cui una Brexit che tuteli i posti di lavoro, politiche in favore dei giovani e contro l'austerity. A riferirlo è lo stesso leader laburista in un'intervista alla Bbc, sottolineando che vuole anche eliminare il titanico progetto conservatore del "Great Repeal Bill", la legge destinata a sottrarre il regno alla giurisdizione europea. L'obiettivo è invece quello di negoziare con Bruxelles un accesso senza tariffe al mercato europeo prima di compiere un intervento legislativo.