Il telegiornale in Venezuela va in onda dagli studi improvvisati su un autobus: bastano una sagoma di cartone e gli smartphone. Nella capitale Caracas, da settimane teatro di manifestazioni e scontri di piazza contro il presidente Maduro, - l'ultima vittima è un adolescente che fa salire a 69 il bilancio dei morti da aprile a oggi, - un gruppo di giornalisti ha dato vita a ElBus Tv. L'obiettivo è sfidare la censura mediatica imposta dal regime, leggendo le notizie ai passeggeri degli autobus, con tanto di finto schermo. Il progetto ha anche un canale Youtube per una maggiore diffusione.
Questa singolare forma di protesta va in scena da fine maggio: giornalisti e troupe attendono l'autobus alla fermata, salgono e chiedono all'autista di poter leggere le notizie per diffondere un'informazione senza partito, senza bandiere. Una volta ottenuto l'ok, espongono fatti, numeri e aggiornamenti, spesso citando la costituzione a difesa dell'attuale situazione politica. In primo piano nella scaletta del Tg, le brutali repressioni contro gli oppositori di Maduro e lo stato fallimentare dell’economia venezuelana.
Tra i sei fondatori, Laura Castillo spiega la necessità di questa iniziativa: "C'è troppa gente che non è informata su quello che sta accadendo, anche perché sono sempre più coloro che non hanno accesso a Internet e social. E poi qui tanti ragazzi non hanno mai visto un telegiornale".