Bimbo morto per un'otite, Lorenzin: "Omeopatia non può sostituire antibiotici"
Per il ministro della Salute il caso di Ancona evidenzia come l'omeopatia sia complementare ma non sostituibile alla medicina tradizionale
"Sappiamo che i farmaci omeopatici sono complementari, non sostitutivi. E quando si tratta di bambini il tema è molto delicato". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sul caso del bimbo morto di otite curato con l'omeopatia ad Ancona. "A parere mio in questi casi niente può sostituire la medicina tradizionale che rimane 'la scienza medica'", aggiunge la Lorenzin.
"Ai genitori chiedo consapevolezza. Quando i figli stanno male vanno curati, se persistono febbre e sintomi importanti bisogna allarmarsi. Questo caso ci dice una cosa incredibile, un bambino è andato in setticemia ed è morto per un'otite. Bastava un antibiotico". Non occorrono regole nuove, sottolinea, "basta applicare le norme che ci sono".
"C'è una linea rossa tra la questione dei vaccini è quella dell'omeopatia? Sì", spiega, "sta nell'estremismo della paura: per i vaccini la paura della profilassi, in questo caso drammatico la paura della cura. Nel rifiuto dell'oggettività della scienza, e di quanto provato dalla ricerca medica. Così prevale l'irrazionale. Per assurdo, tra l'altro, coloro che abbandonano la medicina tradizionale sono persone protettive, che hanno alla base un grandissimo amore per i propri figli e la paura che possa capitargli qualcosa. Dobbiamo interrogarci per capire da dove deriva tutta questo timore della scienza. È una questione culturale del nostro tempo. Va fatto un dibattito pubblico aperto a tutti i cittadini, vanno ingaggiati medici, pediatri, sociologi, psicologi in un'azione divulgativa".
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