"C’è stato un momento in cui non volevamo cani in casa perché ne avevamo uno di un intelligenza rara che poi è morto ed è stato un dolore grande per tutta la famiglia. Per questo quando mi hanno chiesto se volevo partecipare alla fondazione di un partito animalista ho detto subito di sì". Silvio Berlusconi spiega il suo impegno animalista nel programma di di Michela Brambilla "Dalla parte degli animali" su Rete4. "Il regno di questi nostri amici animali va tutelato perché, soltanto da poco, è diventato una presenza in tutte le leggi europee e noi vorremmo che fosse inserito anche nelle nostra costituzione l’animale come essere senziente, ovvero l'animale come un essere che soffre il dolore, che ha delle passioni, che ha delle emozioni".
"Serve un coride di tutela dei diritti degli animali" - "Io già in Forza Italia, nel programma che presenteremo per le prossime elezioni, avevo già inserito il codice di tutela dei diritti degli animali", spiega Berlusconi. "Il fatto che le associazioni animaliste siano passate ad essere anche un movimento politico credo sia qualcosa di positivo. Le prime mosse saranno verso il completamento di tutte quelle norme di tutela dei nostri amici a quattro zampe che non sono bene definite, poi spero verranno raccolte in un unico codice per la tutela dei diritti animali. Credo che la presenza in parlamento di un movimento che ha come primo punto la difesa degli animali possa far si che se ne parli in maniera seria".
Gli animali in famiglia - "In Italia ci sono 8 milioni di cani e quindi tantissime famiglie che ne hanno uno", sottolinea Berlusconi. "Nei sondaggi che abbiamo fatto risulta che il 92% li consideri membri della famiglia, che l’88% sia disposta a togliersi il pane di bocca per darlo a loro, che il 46% li fa dormire sul letto, che il 26% li fa dormire sul letto sotto le coperte. Poi ho fatto una domanda alle signore se si dovessero trovare a scegliere tra il marito e il cagnolino: coperte dall’anonimato per il 73% hanno scelto il cagnolino".