Manovra, depositato testo su nuovi voucher: nasce libretto famiglia
Sabato il voto in commissione sui buoni lavoro ma per il via libera della manovra si dovrà attendere almeno lunedì. Previsto anche un emendamento ad hoc per i musei
Il relatore, Mauro Guerra, ha depositato in commissione Bilancio della Camera una riformulazione dell'emendamento Di Salvo per sostituire i voucher cancellati dal governo per decreto. La proposta conferma l'intenzione di introdurre un nuovo strumento sia per le famiglie, con il "Libretto famiglia", sia per le aziende, cioè il nuovo "contratto di prestazione occasionale". Il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato: "Non stiamo reintroducendo i voucher".
Rosato: nuovi strumenti colmano vuoto stop voucher - "Sto leggendo, in queste ore, diverse ricostruzioni sulla norma che abbiamo proposto di inserire nella manovra finanziaria. "Volete reintrodurre i voucher!" ci stanno accusando. La verità ovviamente è un'altra". Lo scrive su Facebook il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, dopo la presentazione in commissione Bilancio della riformulazione del relatore a emendamenti alla manovra, spiegando che invece "sul lavoro occasionale serve colmare un vuoto normativo dopo la giusta abolizione dei voucher". "Lo ha detto chiaramente anche la Corte Costituzionale qualche mese fa, affermando che la prestazione di lavoro occasionale 'deve trovare obbligatoriamente una disciplina normativa'. E questo ci siamo impegnati, già allora, a fare. Ed eccolo, definito in tutti i dettagli con il governo. Uno strumento nuovo, diverso, alternativo, per famiglie e piccole imprese che assicura tutele previdenziali e assicurative".
Il libretto famiglia - Ecco cosa prevede il nuovo strumento per il lavoro occasionale. Rimane il limite alle microimprese sotto i 5 dipendenti, salvo per l'agricoltura, e vengono confermati i tetti ai compensi a 5mila euro e non più di 2.500 euro dal medesimo datore di lavoro. A sua volta, l'utilizzatore non potrà superare i 5mila euro di compensi. Rispetto ai vecchi voucher si alza il compenso per chi svolge attività presso le imprese, da 7,50 euro netti a 9 euro l'ora. Sale anche la quota contributiva a carico del datore (al 33%). Vengono poi stabiliti dei limiti: non sono ammesse le aziende con più di 5 dipendenti, quelle del settore dell'edilizia e prestazioni inferiori alle 4 ore.
Non si potrà inoltre fare più incetta andando dal tabaccaio. La gestione delle operazioni sarebbe infatti affidata a un portale ad hoc dell'Inps. Quanto al libretto famiglia, ogni titolo di pagamento vale dieci euro, cui si sommano altri due euro per i contributi e l'assicurazione. Unica novità un contributo erogato mediante il libretto famiglia per l'acquisto di servizi di babysitting, ovvero per far fronte agli oneri della rete pubblica di servizi per l'infanzia o dei servizi privati accreditati.
Pacchetto emendamenti anche per i musei - Il relatore alla manovra, Mauro Guerra, ha depositato in commissione Bilancio un pacchetto di 10 emendamenti. Tra le proposte anche una per superare la sentenza del Tar che ha annullato la nomina di 5 direttori stranieri dei musei. L'emendamento prevede che "nella procedura di selezione pubblica internazionale" non si applichino i limiti previsti dalle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze della P.a, che impediscono ai cittadini Ue di accedere a posti che implichino "esercizio diretto o indiretto dei poteri ovvero non attengono alla tutela dell'interesse nazionale".
Via libera della commissione Bilancio slitta a lunedì - Slitta a lunedì la chiusura, in commissione Bilancio, dell'esame della manovra. Probabile che ci sarà martedì l'approdo in Aula del testo. In serata la commissione ha proseguito l'esame degli emendamenti accantonati, dopo che il relatore ha depositato un pacchetto di 10 emendamenti e la riformulazione delle proposte per sostituire i voucher. Sabato si ripartirà da alcuni nodi ancora aperti, come la revisione della norma "Airbnb" e si passerà al voto sui voucher.
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