Nella giornata odierna i giornalisti del Tg5 sono in sciopero come segno di protesta "per l’assenza di chiarimenti adeguati sul possibile trasferimento del Tg5 da Roma a Milano Cologno Monzese, ipotesi mai smentita ufficialmente da Mediaset che comporterebbe un ridimensionamento del ruolo del telegiornale, da 25 anni Testata di successo grazie alla sua autorevolezza, professionalità e credibilità". Come loro, sono in sciopero anche gli altri colleghi del Centro di produzione del Palatino di Roma, compresi i giornalisti della redazione romana di NewsMediaset che si asterranno dal lavoro dalle 16.30 di venerdì 26 alle 16.30 di sabato 27 maggio.
La redazione di Tgcom24 in un comunicato esprime solidarietà con tutti i colleghi delle Testate che hanno deciso di indire uno sciopero.
Il comunicato del Cdr del Tg5
Davanti al silenzio dell'azienda seguito alla nostra lettera comunicato, in data 11 maggio, e dunque in assenza di chiarimenti adeguati sull'ipotesi del trasferimento del Tg5 da Roma a Milano Cologno Monzese, ipotesi sulla quale continuano a circolare pressanti voci e indiscrezioni di stampa, mai smentite con fermezza, ripetiamo il nostro NO al progetto perché comporterebbe:
- un ridimensionamento del ruolo del Tg5, da 25 anni testata di successo grazie alla sua autorevolezza, professionalità, autonomia, credibilità. Storia e futuro del Tg5 sono da difendere!
- il grave rischio di omologazione e appiattimento dell'offerta giornalistica di Mediaset, nella prospettiva finale di una redazione unica, che tradirebbe la necessaria ricchezza di voci e pluralismo da sempre motivo di vanto dell'Editore soprattutto in riferimento a quella che è da sempre la testata a più spiccata vocazione "ecumenica".
- un ridimensionamento del ruolo di Mediaset nella Capitale d'Italia. Una scelta per noi incomprensibile essendo Mediaset un'azienda che lavora in regime di concessione pubblica e che ha costruito il proprio successo in questi anni con una forte presenza a Milano e a Roma.
- disagi per centinaia di dipendenti giornalisti impiegati tecnici e operai
- costretti ad un trasferimento che per molti rischia di trasformarsi nella perdita del posto di lavoro.
- gravi contraccolpi economici per il vasto indotto che ruota attorno a Mediaset Roma.
- un pesante danno per l'economia del territorio, già provata da anni di crisi e aggravata della scelta di alcune imprese editoriali di abbandonare Roma e dalla profonde difficoltà che riguardano grandi aziende (Alitalia) e tante medie e piccole aziende nel settore dei servizi.
- un crescente depauperamento culturale della città, che rischia di trasformarsi in breve da viva capitale europea a museo a cielo aperto, sempre più agonizzante tra emergenze e abbandono.
Per tutte queste ragioni, invitiamo ancora una volta l'azienda a rinunciare al progetto e intendiamo, con un'azione forte e senza precedenti nella storia del Tg5, richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni del Paese. Il Cdr del Tg5 proclama un giornata di sciopero per il 26 maggio, la prima del pacchetto di tre giorni approvato dall'assemblea della redazione del Tg5. L'astensione avrà durata di 24 ore e interesserà tutte le edizioni del telegiornale. Previste tre finestre informative della durata di 5 minuti ciascuna alle 8:00, alle 13:00 e alle 20:00.
Il comunicato dei fiduciari della sede di Roma di NewsMediaset
L’Assemblea romana di News Mediaset, riunita nella sede di Roma Palatino, dopo mesi di voci incontrollate su un possibile trasferimento da Roma a Milano di una parte o di tutte le news, e dopo la decisione del Tg5 e delle rappresentanze sindacali del personale non giornalistico di indire una giornata di sciopero di fronte alla mancata chiarezza nelle risposte dell’Azienda, decide all’unanimità di aderire alla giornata di sciopero di 24 ore a partire dalle ore 16 e 30 di venerdì 26 maggio in solidarietà ai colleghi della testata Tg5 e contro ogni possibile impoverimento dell’informazione Mediaset nella sede romana.
Siamo contrari ad ogni ipotesi di trasferimento di qualsiasi redazione per i seguenti motivi:
1) Il ventilato piano che comporterebbe risparmi dubbi dato che la sede di Roma Palatino non è vendibile, potrebbe essere invece il segnale che Mediaset punta a ridimensionare il suo impegno nelle News. Lasciare la piazza della Capitale alla sola Rai e a la7 sembra una rinuncia ad ogni seria volontà di concorrenza.
2) Non vorremmo che con il pretesto del trasferimento si cerchi in realtà una riduzione degli organici, senza avviare le procedure previste per legge, un ” licenziamento mascherato” che potrebbe riguardare giornalisti e soprattutto tecnici e personale amministrativo.
3) Verrebbero messe in difficoltà centinaia di persone, spesso con familiari occupati in altre aziende che sarebbero costretti a licenziarsi per non spaccare i nuclei familiari. Verrebbero inoltre colpiti pesantemente decine di lavoratori dell’indotto (operatori di ripresa, montatori e altri) già penalizzati dal trasferimento di Skytg24.
4) Le difficoltà economiche che l’Azienda sta attraversando non sono dovute al settore informazione, che anzi in questi anni i giornalisti hanno decisamente aumentato la propria produttività, accettato la nascita della testata News Mediaset per riorganizzare le news, nuovi carichi di lavoro e la riduzione dei propri stipendi con l’ultimo Contratto Integrativo. Per tutti questi motivi respingiamo qualsiasi ipotesi di smantellamento dell’informazione a Roma e siamo pronti ad altre azioni di lotta, compresi gli altri giorni di sciopero già votati dalle assemblee.
La solidarietà di Tgcom24, NewsMediaset e Tg4
“Il Cdr di Tgcom24 esprime solidarietà ai colleghi del Tg5 e di News Mediaset e ai lavoratori del Centro Palatino di Roma preoccupati per l’incalzare delle voci su un trasferimento a Milano e un ridimensionamento del ruolo di Mediaset nella capitale. Auspichiamo che l'Azienda dia risposte chiare e certe in grado di scongiurare lo sciopero del 26 Maggio”, si legge nel comunicato del comitato di redazione della testata multimediale. Il cdr di NewsMediaset scrive che “esprime la sua solidarietà ai colleghi, giornalisti e non, del Centro di produzione del Palatino di Roma. Lo sciopero che verrà attuato venerdì rappresenta una reazione al clima di totale incertezza in cui sono stati lasciati, per troppo tempo, i lavoratori”. “L'Azienda –scrive ancora il Cdr- ha approvato a gennaio un piano strategico che prevede risparmi e razionalizzazioni; a nostro parere trasferire la produzione news dal Centro Palatino a Cologno Monzese non comporta risparmi e sarebbe una decisione irrazionale. Chiediamo quindi che questa ipotesi venga formalmente abbandonata, per concentrare le energie di tutti, dirigenza e lavoratori, su obiettivi più concreti e razionali”. Il Cdr del Tg4 “esprime solidarietà ai colleghi del Tg5 e di News Mediaset e ai lavoratori del Centro Palatino di Roma preoccupati per l’incalzare delle voci su un trasferimento a Milano e un ridimensionamento del ruolo di Mediaset nella capitale”. “La speranza –continua il Cdr- è che l’Azienda smentisca queste voci e dia risposte chiare e certe”.