Il sito Internet Guidaevai recita chiaro: “Prendi la patente in modo facile e divertente”. E di sicuro sarà divertente simulare una situazione di guida indossando un visore per la realtà virtuale, così da affrontare in modo più realistico un incrocio, una precedenza, un cambio di corsia. Per i giovani che si apprestano a superare lʼesame di guida, già abituati da anni ai videogame e ai simulatori di guida sempre più realistici, unʼoccasione in più di fare esperienza.
Il visore per la realtà virtuale nel corso delle lezioni per conseguire la patente è unʼidea tutta italiana, venuta a Salvatore Ambrosino, cofondatore e direttore commerciale di Guida e Vai, il network per la formazione cui aderiscono circa 400 autoscuole italiane. Il programma è stato sviluppato da tre ingegneri e un disegnatore 3D della software house Reddoak, ed è poi diventato unʼapp per i ragazzi che stanno prendendo la patente. Due scuole guida lombarde ‒ a Milano e a Cisliano ‒ la stanno già sperimentando. Il network intende distribuirlo gratis alle autoscuola partner, con seminari per spiegare agli istruttori come usare al meglio il programma.
Il visore, che può essere associato a qualsiasi smartphone, trasporta gli studenti in scenari simulati della strada, che presto potrebbero diventare esperienze di guida reali. E le lezioni teoriche, i vecchi libroni di quiz che si usavano tanti anni fa e le schede di test? Beh, da anni i quiz digitali hanno preso il sopravvento nelle esercitazioni dei giovani, soltanto dal sito Guida e Vai ci sono stati 4 milioni di download di quiz dal 2012 a oggi, e allora meglio se si va incontro alle loro abitudine. Con la nuova app è possibile avere più informazioni durante una lezione teorica, grazie alla tridimensionalità del visore ottico che fa sembrare vera una situazione stradale, coinvolgendo di più lo studente stesso.