INDAGA LA POLIZIA

Foggia, marito e moglie uccisi in un negozio a S. Severo: indaga l'Antimafia

Si segue la pista della vendetta: nell'ottobre del 2016, il figlio minorenne della coppia aveva infatti ucciso il coetaneo Mario Morelli a colpi di pistola, forse per questioni legate ad una ragazzina contesa

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Due coniugi, Nicola Salvatore e Isabella Rotondo, sono stati uccisi con alcuni colpi di pistola in una profumeria a San Severo, in provincia di Foggia. Sul caso indaga la Direzione distrettuale antimafia. L'ipotesi privilegiata è quella di un'eventuale vendetta collegata a un fatto di sangue di ottobre 2016: il figlio minorenne della coppia aveva ucciso il coetaneo Mario Morelli a colpi di pistola, forse per questioni legate ad una ragazzina contesa.

Il marito di recente era sfuggito a un altro agguato - Solo qualche mese fa, a dicembre, Nicola Salvatore, considerato un personaggio di rilievo della mala locale, era sfuggito a un altro attentato. Salvatore era per strada, in viale Di Vittorio a San Severo, in compagnia di un altro pregiudicato, Massimiliano Marinelli di 34 anni, anche lui con precedenti per reati legati al traffico di droga. Entrambi furono raggiunti da alcuni colpi di arma da fuoco, una mitraglietta calibro 9x21. Marinelli fu preso di striscio a una gamba, Salvatore fu ferito all'addome.

Uccisi in pieno giorno, ma nessun testimone - Il duplice omicidio, su cui indagano gli uomini della squadra mobile, è avvenuto in pieno giorno mentre per strada c'erano diverse persone. Pare però che non vi siano testimoni disponibili a ricostruire l'accaduto con la polizia. Gli investigatori stanno analizzando i filmati di alcune telecamere presenti nella zona per ricostruire la dinamica e individuare elementi utili all'identificazione dei sicari.

Le prime ricostruzioni - Secondo gli inquirenti, i killer sarebbero arrivati in negozio su un'auto. I coniugi sono stati raggiunti da diversi colpi, di cui uno alla testa, e sono morti subito. Le armi utilizzate sarebbero due pistole calibro 9 o mitragliette dello stesso calibro.

Il sindaco: "Increduli e spaventati" - "Assistiamo increduli ad un altro terribile evento malavitoso: un duplice omicidio che scuote i nostri animi, avvenuto in pieno giorno, in una via centralissima e a due passi da un frequentato mercato ortofrutticolo rionale. Dobbiamo purtroppo constatare che la delinquenza non si ferma davanti a nulla". E' quanto ha affermato il sindaco di San Severo, Francesco Miglio, aggiungendo: "San Severo è spaventata, questo ultimo atto di stampo malavitoso non può passare inosservato. Chiediamo con fermezza una maggiore sicurezza per tutta la nostra comunità con l'adozione di provvedimenti immediati e mirati. Non si può più aspettare".

Nei mesi scorsi, Miglio aveva fatto uno sciopero della fame per sollecitare l'attenzione delle istituzioni nazionali sul tema della sicurezza e della criminalità e per ottenere un significativo rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine sul territorio.