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Florida, ustioni di primo e secondo grado: 100mila dollari il risarcimento per un caffè bollente

La corte di Jacksonville ha stabilito che Starbuks dovrà pagare la somma a una donna sulla quale si era versato il liquido bollente

agenzia

Centomila dollari di risarcimento per un caffè bollente... finito sul corpo. E' quanto la corte di Jacksonville, in Florida, ha deciso di far pagare al colosso dei caffè Starbucks a una donna, Joanne Mogavero, che riportò ustioni di primo e secondo grado che le hanno lasciato cicatrici permanenti. I fatti risalgono al luglio 2014: una dipendente servì la tazza con la bevanda fumante a 90 gradi, ma il coperchio si aprì e il liquido bollente si rovesciò su ventre, cosce e inguine, alla vittima che era in auto. La società si difende dicendo che in quel momento la bevanda era nelle mani della cliente e pensa di ricorrere in appello.

Stando alla ricostruzione che ha portato alla sentenza, la donna, oggi 43enne, si trovava in auto e stava prendendo un caffè a un drive-thru di Starbucks a Jacksonville, quando il coperchio che chiudeva il bicchiere, difettoso o non posizionato correttamente, è saltato facendo rovesciare la bevanda. Per le cure sono stati spesi circa 15mila dollari. A questi i giudici hanno aggiunto 85mila dollari per "la sofferenza, il danno fisico, la deformità che ne è derivata e la perdita della capacità di godersi la vita".

Nonostante Starbucks avesse tentato di dimostrare che quando si è rovesciato il caffè fosse nelle mani della vittima, è stato riconosciuta alla società l'80% della responsabilità per la fuoriuscita della bevanda ustionante.

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