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Trapani, tre arresti per corruzione: in manette anche l'ex sindaco Fazio

In manette sono finiti Giuseppe Montalto, funzionario della Regione Sicilia, e l'armatore Ettore Morace, figlio del patron del Trapani Calcio. Indagato il sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vicari (Ap)

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Ettore Morace, noto imprenditore, e Girolamo Fazio, deputato siciliano e candidato a sindaco di Trapani, ma già primo cittadino della città siciliana dal 2001 al 2012, sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di corruzione. In manette anche l'armatore Giuseppe Montalto, funzionario della Regione Sicilia. Indagato per corruzione il sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vicari (Ap).

Lo scandalo ha colpito la città siciliana a meno di un mese dalle elezioni. L'inchiesta ruota attorno a tangenti su fondi per il trasporto marittimo. La famiglia Morace, da sempre vicina a Fazio, gestiva la compagnia di traghetti Ustica Lines da cui è nata la Liberty Lines che collega Trapani alle isole minori.

La moglie del patron della compagnia, Vittorio Morace, padre dell'arrestato e patron del Trapani Calcio, è nella lista degli assessori designati da Fazio. Quest'ultimo è un imprenditore del settore vinicolo.

Il caso del senatore D'Alì - Giovedì un altro candidato sindaco alla città di Trapani, il senatore di Forza Italia Antonio D'Alì, processato per concorso in associazione mafiosa, aveva annunciato la sospensione della campagna elettorale dopo aver saputo che la Dda aveva chiesto per lui il soggiorno obbligato. "E' una persecuzione", ha dichiarato D'Alì.

Secondo la Dda, D'Alì rappresenta un "pericolo sociale". A settembre il senatore era stato assolto in appello dall'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per la contestazione di fatti avvenuti dopo il 1994. Per gli anni precedenti, invece, i reati riconosciuti sono caduti in prescrizione.

Indagato il sottosegretario alle Infrastrutture - Il sottosegretario alle Infrastrutture Simona Vicari (Ap) è indagata per corruzione. In cambio di un Rolex datole dall'imprenditore, avrebbe presentato un emendamento che abbassava dal 10 al 4% l'Iva sui trasporti marittimi, determinando un risparmio di milioni di euro per la società di Morace.

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