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Borghezio: "Per risarcire Cécile Kyenge dovrei vendere la mia casa"

L'europarlamentare della Lega Nord è stato condannato a pagare 50mila euro all'ex ministro dell'Integrazione per diffamazione

lapresse

Mario Borghezio dovrà risarcire Cécile Kyenge per gli insulti rivolti all'ex ministro dell'Integrazione il 29 aprile 2013, durante la trasmissione radiofonica "La Zanzara". A stabilirlo è stato il Tribunale di Milano. L'europarlamentare della Lega Nord dovrà versare alla Kyenge 50mila euro, oltre a pagare una sanzione pecuniaria da mille euro per le spese legali. Borghezio era accusato di aver espresso "idee fondate sull'odio razziale ed etnico", proprio pochi giorni dopo la decisione dell'allora premier Enrico Letta di nominare la politica di origini congolesi come membro del governo.

L'esponente leghista su Radio 24 disse che "gli africani sono africani e appartengono a un'etnia molto diversa dalla nostra", che "non siamo congolesi, abbiamo un diritto ultramillenario" e che "Kyenge fa il medico, gli abbiamo dato un posto in una Asl che è stato tolto a qualche medico italiano". Per il pm milanese Piero Basilone frasi che violerebbero le norme sancite dalla legge 85 del 2006 sulla discriminazione razziale.

"Dovrei vendere casa" - Borghezio ha commentato la decisione attraverso un comunicato: "Per la condanna penale pronunciata dal Tribunale di Milano nei miei riguardi ho il rispetto dovuto. Ben diversa la questione del risarcimento di eccezionale importo chiesto ed ottenuto dall'onorevole Kyenge, ben spalleggiata in sede di Parlamento europeo dal suo Partito. Un risarcimento che mi costringerebbe a vendermi casa. Se i garantisti del Partito Democratico pensano di tapparmi la bocca in questo modo, sbagliano".

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