"Sulla legge elettorale, ecco la mia personalissima opinione. Adesso che c'è il testo, nero su bianco, della proposta Pd temo che Prodi e Pisapia dovranno riconsiderare le loro pur cautissime aperture. Questa proposta non c'entra con il Mattarellum". Lo scrive Pier Luigi Bersani su Facebook. "Qui c'è una scheda sola, non due. Qui si allude non certo alla coalizione ma piuttosto a confuse accozzaglie a fini elettorali fra forze politiche".
Rosato (capogruppo Pd alla Camera): "Bersani mosso da rancore per Renzi" - "La nostra proposta di legge ripercorre quello che abbiamo sempre detto ma la valutazione di Bersani è condizionata da una sorta di rancore verso Matteo Renzi e nulla ha a che fare con il merito". Così Ettore Rosato, capogruppo Pd alla Camera, interpellato sulla stroncatura da parte di Bersani della proposta di legge elettorale del Pd. "Per Bersani mi sembra ci sia un problema irrisolvibile, in un rapporto da ricostruire nel centrosinistra", ha sottolineato Rosato.
Brunetta: "No a forzature del Pd, Mattarella vigili" - "Nessuno può pensare di fare una legge elettorale contro il Partito Democratico, però il Pd non pensi di fare una legge elettorale contro tutti gli altri partiti e gruppi parlamentari, a colpi di maggioranza, magari andando a cercare, con qualche campagna acquisti, voti al Senato. Non è questo il modo, non è questo quello che ci ha chiesto il presidente della Repubblica, non è quello che ci hanno chiesto gli italiani con il voto del referendum del 4 dicembre". Lo ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, parlando con i giornalisti in sala stampa a Montecitorio.
"Occorre un'ampia condivisione, occorre - ha proseguito - che la legge elettorale sia di tutti, non di un partito di maggioranza relativa, ma che sia la legge elettorale di tutti o della più ampia condivisione. Per questo noi rivolgiamo un appello al Pd, perché torni a ragionare assieme a tutti gli altri gruppi in Parlamento, in commissione Affari costituzionali, senza forzature, senza imposizioni né di calendario, né di contenuti. La legge elettorale deve essere di tutti, con la più ampia condivisione, e chiediamo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di vigilare su questo".
Di Maio: "Appoggio ex M5S a proposta Pd? E' mercato delle vacche" - "Tutto può essere: in Senato il 30% dei senatori ha cambiato casacca. Si avvierà un mercato delle vacche, ma come dimostra la storia, quando si vogliono fare delle forzature non ci riescono". Così Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del M5s, sulla possibilità di sostegno alla proposta di legge elettorale dem da parte dei fuorusciti M5s.