Edouard Philippe, sindaco di Le Havre, esponente moderato della destra dei Republicains, è stato nominato primo ministro dal presidente Emmanuel Macron. Lo ha annunciato il segretario generale dell'Eliseo, Alexis Kohler. Philippe, 46 anni, sposato e padre di tre figli, è avvocato specializzato in diritto pubblico.
Giovane, con esperienza politica ma non ancora paludato, tuttavia con le competenze necessarie per guidare la maggioranza presidenziale, Philippe corrisponde a quel profilo invocato alcuni giorni fa dal presidente francese Emmanuel Macron.
Gli anni della formazione - Nato a Rouen (Seine-Maritime) nel 1970, Edouard Philippe è figlio di due professori di francese e ha ricevuto, assieme a sua sorella, "un'educazione molto aperta" secondo le sue stesse parole. Dopo aver conseguito la maturità a Bonn, in Germania, dove suo padre dirigeva il liceo francese, è entrato a Science Po per poi frequentare l'Ena, la prestigiosa scuola che forma l'e'lite politica e amministrativa francese. E' avvocato specializzato in diritto pubblico.
La carriera politica - Dopo un rapido passaggio fra i socialisti con Michel Rocard, si unisce al campo moderato conservatore di Alain Juppé, di cui diventa presto un fedelissimo collaboratore. E' sindaco di Havre dall'ottobre 2010 e deputato della Seine Maritime dal 2012.
Politico e avvocato con la passione della scrittura - Sposato e padre di tre figli, Philippe è un appassionato di boxe, sport che pratica tre volte a settimana. Avrebbe voluto diventare direttore d'orchestra "ma non aveva talento", come ha confidato in un'intervista a Le Point. Con Gilles Boyer, che ha lavorato con lui al ministero dell'Ambiente sotto Alain Juppé, ha scritto due thriller fantapolitici: "L'Heure de vérité" nel 2007 e "Dans l'ombre", nel 2011.
L'amore per la Sicilia, la birra e "Il padrino" - Il suo film preferito è "Il padrino" di Francis Ford Coppola, che dice di aver visto almeno cinquanta volte. Ama la birra "Corona" e ha una paura nera del dentista. La sua meta preferita è la Sicilia, di cui è innamorato, in particolare Ragusa che definisce "una città magnifica, di cui non si stanca mai", non lontano dalla quale "c'è una spiaggetta dove mi sistemerei volentieri per un lungo periodo".