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Incendio Pomezia, nelle prime ore livello diossina 700 volte oltre limite

Il giorno in cui è divampato il rogo i rilevatori indicavano una concentrazione di diossine di 77,5 picogrammi per metro cubo

Il 5 e il 6 maggio, nelle immediate vicinanze dell'incendio alla Eco X a Pomezia (Roma), sono stati rilevati valori "elevatissimi" di diossina, oltre 700 volte la soglia di rischio per la salute. E' quanto si legge in una nota dell'Arpa Lazio. Il giorno in cui è divampato il rogo i rilevatori indicavano una concentrazione di diossine e furani di 77,5 picogrammi per metro cubo, a fronte del limite di 0,1 picogrammi per metro cubo indicato dall'Oms.

L'Arpa Lazio ha spiegato che "sono state completate le determinazioni analitiche per la ricerca di microinquinanti organici sui campioni relativi alle giornate del 5 e 6 maggio 2017 prelevati nelle immediate vicinanze dell'incendio.

La concentrazione di benzoapirene, l'unico idrocarburo policiclico aromatico normato, era a quota 9,1 nanogrammi per metro cubo, una concentrazione superiore al valore limite annuale pari a un nanogrammo per metro cubo. Le concentrazioni di policlorobifenili sono risultate sensibilmente superiori a quelle rilevate normalmente in aria ambiente.

Coldiretti si costituirà parte civile - La Coldiretti vuole costituirsi parte civile per i danni diretti, indiretti e di immagine provocati dall'incendio sulla via Pontina. Lo annuncia la stessa organizzazione in una nota, sottolineando che "occorre mettere in atto tutte le misure necessarie per tutelare e dare certezze a cittadini e imprese agricole con l'aggiornamento delle analisi. Bisognerà poi immediatamente accertare le responsabilità e i danni diretti ed indiretti alle imprese agricole impegnate nel garantire la qualitaà delle produzioni locali".

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