FATTO L'ESAME DEL DNA

Messico, ritrovata Celeste Ruiz: "Non è Angela Celentano" | E' una psicologa a cui hanno rubato la foto

In Procura a Torre Annunziata l'incontro coi genitori della bimba. La donna è stata usata, anche il nome è fasullo: ha dimostrato la sua estraneità

© ansa

"Celeste Ruiz", la ragazza messicana che nel 2010 dichiarò di essere Angela Celentano, la bimba di 3 anni scomparsa sul Monte Faito il 10 agosto 1996, è stata rintracciata. E' stata sottoposta all'esame del Dna e i risultati hanno escluso ogni legame con i Celentano. La giovane è in Italia per l'interrogatorio alla Procura di Torre Annunziata e ha chiesto di incontrare i genitori della bimba. Agli inquirenti ha dimostrato di essere totalmente estranea al caso.

"Il nome Celeste Ruiz è fasullo, la foto rubata" - La donna ha dimostrato la sua totale estraneità nel caso. Non si chiama infatti Celeste Ruiz e non è Angela Celentano ma una psicologa messicana, residente in Francia e all'oscuro di tutto, la donna ritratta nella foto e indicata come Celeste, inviata per mail nel 2010 alla famiglia della piccola scomparsa all'età di tre anni sul Monte Faito nell'agosto del 1996. E' quanto emerso dalle dichiarazioni e dalla prova del Dna cui è stata sottoposta la donna. In sostanza, era stata attribuita da sconosciuti l'identità fasulla di una presunta Celeste Ruiz alla foto della psicologa.

L'abbraccio e le lacrime coi genitori di Angela - Ha abbracciato i genitori di Angela Celentano, a Torre Annunziata (Napoli) dove si trova la Procura che indaga sulla scomparsa della bimba, la psicologa francese cui era stato attribuito il nome di una presunta Celeste Ruiz. I genitori, come riferisce l'avvocato della famiglia, Luigi Ferrandino, sono scoppiati in lacrime. "Si tratta - dice il legale - di una professionista e madre di figli. Una donna totalmente all'oscuro di quanto era successo. E che, una volta ultimati i test ha voluto incontrare i genitori di Angela e si e' abbracciata caldamente con Maria".

"La donna è rimasta in Italia due giorni per tutti gli accertamenti, quindi ha incontrato alla Procura di Torre Annunziata (Napoli) i miei assistiti prima di lasciare il palazzo da una uscita secondaria. Ho parlato con lei, che ha qualche anno in più di quanti ne ha oggi Angela: era sconvolta e dispiaciuta. Per questo ha voluto incontrare Catello e Maria Celentano".

La speranza vana dei genitori di Angela - L'immagine ed alcuni messaggi spediti alla famiglia avevano alimentato le speranze circa un possibile ritrovamento di Angela. Sul fatto proseguono le indagini della Procura di Torre Annunziata (Napoli) per provare a identificare l'autore o gli autori del falso che hanno anche inviato la mail ai genitori di Angela. Sono stati prima alcuni amici e poi i familiari a contattare la donna all'oscuro di tutto come spiega il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata (Napoli), Alessandro Pennasilico.

La donna si è riconosciuta nella foto, scattata da amici e utilizzata su un social network nel 2002. "La cura e la completezza delle indagini svolte da questa Procura - conclude Alessandro Pennasilico - e dagli ufficiali di polizia giudiziaria delegati ed il risultato comunque conseguito sul piano investigativo nella cosiddetta pista messicana, non leniscono l'amarezza sul piano umano di quanto accertato e non esauriscono la partecipazione di chi lavora a questo caso, alle speranze della famiglia Celentano, anche con la ricostruzione della dolorosa vicenda in altri ambiti investigativi, che questa Procura non ritiene ancora di chiudere".