Rifiuti, no di Raggi a discariche e la Regione: no richieste autorizzazioni
Si arroventa il clima tra Comune e Zingaretti mentre cresce l'emergenza spazzatura nella Capitale. Anche il governo accusa: "Il piano del Campidoglio non dà soluzioni"
"I rifiuti in strada sono vergognosi. I cittadini hanno ragione. Per questo gli impianti Ama sono già al lavoro 24 ore su 24 per una pulizia straordinaria". Così il sindaco di Roma Virginia Raggi su Facebook. "Abbiamo messo in campo una task force per evitare cassonetti stracolmi e ringrazio i dipendenti che stanno lavorando in questi giorni", ha aggiunto. "L'Ue ha già detto no a nuove discariche e inceneritori. Noi andiamo in quella direzione", ha ribadito.
Il primo cittadino di Roma è poi tornato a chiedere alla Regione di "sbloccare le autorizzazioni che si trovano sulla sua scrivania", e la replica è arrivata immediatamente in una nota in cui si ribadisce "che nessuna domanda di autorizzazione per nuovi impianti è arrivata dal Campidoglio alla Regione Lazio. Qualcuno ci spieghi a quali impianti il sindaco si riferisce".
Da parte sua, la Raggi ha spiegao di aver "rafforzato i turni degli 'squaletti', piccoli mezzi e squadre di operatori che intervengono dopo il passaggio dei camion per pulire nei pressi dei cassonetti. Entro pochi giorni tutto tornerà alla normalità. Abbiamo presentato un piano rifiuti fino al 2021 per invertire la tendenza e per iniziare da oggi a costruire finalmente un percorso virtuoso".
Anche Galletti all'attacco - Non ha risparmiato il Campidoglio neanche il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, che rispondendo alla Camera a un'interrogazione sulla situazione rifiuti nella Capitale ha detto: "Il piano per la gestione dei rifiuti recentemente approvato dalla Giunta capitolina, pur prefiggendosi obiettivi ambiziosi in tema di raccolta differenziata e di recupero, non fornisce soluzioni concrete per la gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti in questa fase e nel transitorio fino al raggiungimento di tali obiettivi".
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