#hope4kemo

Sarajevo, "Aiutiamo Kemal": l'appello di Toni Capuozzo

Il giornalista lancia sui social l'hashtag #hope4kemo per aiutare un ragazzo, malato di tumore, a poter sostenere le cure

© twitter

"Avrò bisogno dell'aiuto di tutti e di ciascuno di voi. Non di soldi, ma la pressione perchè un ragazzo di 25 anni abbia il diritto di sperare": è una corsa contro il tempo quella di Toni Capuozzo per cercare di salvare la vita a Kemal, un ragazzo di Sarajevo, malato di tumore. Il giovane, portato in salvo in Italia da Toni, dentro un giubbotto antiproiettile, nel 1992, non può essere operato per la mancanza di impegnativa per le spese da parte del suo Paese. L'inviato di guerra ha lanciato l'hashtag #hope4kemo, invitando tutti ad inviare un tweet al ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, affinchè possa sollecitare un intervento urgente.

La risposta della Lorenzin - Pronta la risposta del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha accolto l'appello di Toni e su Twitter ha scritto: "Raccolto l'appello. Ho chiesto agli uffici di mobilitarsi per aiutare Kemal. Un abbraccio a lui e a chi lo sostiene".

Il ringraziamento di Capuozzo - "Mi ha telefonato il portavoce del ministro della Sanità. Saranno loro a contattare il CRO di Aviano, dove c'è già la cartella clinica di Kemal", scrive Toni su Facebook. "Io ringrazio il ministro e tutti voi, di cuore. Un grazie particolare alle persone e alle istituzioni delle regioni Liguria ed Emilia Romagna che si erano già attivate. Adesso non ci resta che partire per l'Italia tra uno o due giorni. Non sarà un'operazione semplice ma per ora contava che Kemal non si trovasse di fronte a una resa. E' contento, e credo che questo, fuor di parole grosse, significhi speranza".

Clicca per leggere l'appello intregrale di Toni Capuozzo sul suo blog "Mezzi Toni".