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Ascanio Celestini, il suo teatro sociale sbarca al Parenti con "Laika"

A Milano dal 9 al 14 maggio l'ultimo spettacolo dell'artista romano

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Affabulatore gentile, tessitore di storie, fautore di un teatro sociale che parla a una coscienza collettiva. Ascanio Celestini porta anche a Milano, al Teatro Franco Parenti dal 9 al 14 maggio, il suo ultimo spettacolo, "Laika". Accompagnato dalla fisarmonica di Gianluca Casadei e dalla voce fuoricampo di Alba Rohrwacher, l'eclettico artista romano immagina un bizzarro Gesù di ritorno sulla terra, con l'obiettivo di osservare l'umanità senza redimerla.

Un Gesù molto contemporaneo, questo incarnato da Celestini in maniera grottesca e ironica, che prende su di sé paure, smarrimenti, dubbi di questi tempi inquieti. Vive chiuso in un appartamento di qualche periferia e dalla sua finestra si vede il parcheggio di un supermercato e il barbone che di giorno chiede l’elemosina e di notte dorme tra i cartoni. Con lui c’è Pietro che passa gran parte del tempo fuori di casa ad operare concretamente nel mondo: fa la spesa, compra pezzi di ricambio per riparare lo scaldabagno, si arrangia a fare piccoli lavori saltuari per guadagnare qualcosa.

Ascanio Celestini è uno degli interpreti più amati e apprezzati del teatro di narrazione, che prende spunto dalla cronaca ma vola sulle ali della fantasia. Attivo dal 1996, ha portato in scena una ventina di spettacoli, scritto libri, girato due documentari e due film ("La pecora nera" e "Viva la sposa")

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