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Montecitorio, giornalista trova tracce di cocaina nei bagni della Camera

La scoperta è stata effettuata il 29 marzo "subito prima di un'importante votazione"

ansa

Un giornalista, inviato di Fq Millennium, ha trovato tracce di cocaina nel bagno maschile dei deputati, appena fuori dall'aula di Montecitorio. Lo rende noto Il Fatto Quotidiano, precisando che la scoperta è stata effettuata il 29 marzo "subito prima di un'importante votazione". "Le tracce dello stupefacente sono state rinvenute sulla mensola all'interno di uno dei bagni. Quella stessa mensola, al mattino, era risultata negativa".

"Il cronista - spiega il comunicato - ha condotto diversi test con salviettine Nark II a base di cobalto tiocianato acquistate in un negozio di Roma specializzato in dispositivi per indagini di polizia scientifica. Il risultato positivo, confermato da una doppia prova con esiti identici, è stato ottenuto mercoledì 29 marzo 2017, nel momento in cui molti dei 400 deputati presenti si sono serviti della toilette dell'atrio appena prima di entrare in aula per una votazione relativa al testo di legge su magistrati e politica".

Bagno ad uso pubblico? - Non è chiaro però se il bagno analizzato dal reporter sia ad uso esclusivo dei parlamentari oppure accessibile a tutti gli autorizzati all'interno di Montecitorio (compresi i giornalisti). Il Fatto Quotidiano dice di avere un video nel quale documenta tutta l'inchiesta e maliziosamente si chiede come mai la legge firmata da 200 deputati che legalizzerebbe il consumo ricreativo di cannabis è ferma dallo 25 luglio mentre nella stessa istituzione si consuma droga pesante.

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