A MONOPOLI

Anziani spinti dagli scogli, i due minorenni: "E' stato uno scherzo, non una rapina"

Nell'interrogatorio di convalida dinanzi al gip, il ragazzo di 17 anni ha confessato di essere stato lui a spingere entrambi gli anziani

© ansa

Nessuna rapina, "è stato uno stupido scherzo". Lo hanno detto i due minorenni di Monopoli fermati dopo aver spinto dagli scogli in mare due anziani, causando la morte di uno di loro, il 77enne Giuseppe Dibello. Negli interrogatori di convalida dinanzi al gip, i due ragazzi, di 15 e 17 anni, hanno negato la rapina. Il 17enne ha poi confessato di essere stato lui a spingere entrambi gli anziani dagli scogli.

Dalle indagini è inoltre emerso che nella tasca della giacca lasciata sulla spiaggia da uno dei due anziani, il sopravvissuto Gesumino Aversa, c'erano 650 euro della pensione appena ritirata che non sono stati toccati. Il gesto di trafugare tra gli scogli visto a distanza da un gruppo di altri ragazzini sarebbe stato quindi collegato al recupero del proprio telefono cellulare da parte del 17enne.

Tra gli atti dell'inchiesta c'è anche una relazione degli educatori dell'istituto Fornelli, con i quali il 17enne ha avuto un colloquio. Il 15enne indagato, difeso dall'avvocato Giuseppe Carbonara, avrebbe confermato quanto già emerso dalle intercettazioni ambientali, e cioè di essere stato presente ma di non aver materialmente fatto nulla.

"Volevamo prendere il sole" - Durante l'interrogatorio, i giovani hanno affermato di aver raggiunto il tratto di spiaggia teatro della tragedia al fine di "prendere il sole". Il gip Riccardo Leonetti si è riservato di decidere e depositerà il provvedimento entro sabato.