Nel 2016 il contributo offerto dalla produzione industriale alla crescita del Prodotto interno lordo è stato molto importante. Il primo trimestre del 2016 potrebbe non essere altrettanto positivo, però.
L'ISTAT osserva che, nella media del trimestre dicembre-febbraio, la produzione industriale è cresciuta (l'incremento rispetto al trimestre precedente è stato dello 0,7%) grazie all'andamento positivo dell'energia e dei beni intermedi, cresciuti (rispettivamente) del 2,7% e dell'1,3%.
Sempre nel trimestre che va dal dicembre 2016 a febbraio 2017, il fatturato dell'industria, misurato a prezzi correnti, è aumentato (+2,6%) con una intensità simile sui mercati nazionali (+2,5%) ed esteri (+2,9%).
Nella nota, l'ISTAT osserva che tutti i raggruppamenti hanno registrato variazioni positive fatta eccezione dei beni di consumo (-0,2%), registrando anche “una forte crescita” per la componente estera degli ordinativi (+6,1%) e un aumento, seppure più moderato, di quella interna (+3,5%).
Spostando l'orizzonte temporale al primo trimestre del 2017, invece, il Centro studi Confindustria (CsC) sottolinea che la debolezza della produzione industriale (in particolare di quella manifatturiera) ha rallentato la crescita del Prodotto interno lordo (PIL) italiano (tra gennaio e marzo la produzione è diminuita dello 0,6% rispetto all'ultimo trimestre del 2016, quando è stato registrato un incremento dell'1%).
Non a caso, parlando a margine dell'audizione sul DEF davanti alle commissioni di Bilancio del Parlamento, il direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell'ISTAT, Roberto Monducci, ha sottolineato che “le oscillazioni” del commercio estero e della produzione industriale registrate tra gennaio e febbraio “potrebbero rappresentare dei fattori di rischio per la crescita del primo trimestre 2017”.
Positivo, invece, è il dato sui fallimenti. Un'analisi di Cribis evidenzia che il calo dei delle imprese fallite – nel primo trimestre del 2017 hanno chiuso i battenti 2.998 imprese (-16,8% su base annua), il numero più basso dal 2011 a questa parte – è stato trainato proprio dall'industria.
Tra gennaio e marzo sono fallite 759 aziende del comparto industriale, pari al 20% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (in questo caso per trovare un dato più basso, è necessario tornare al 2009).