Moda: jeans, i modelli preziosi per la primavera estate 2017
La versione più nobile del denim, proposto sulle passerelle del prêt-à-porter nelle Fashion Week di tutta Europa
Il jeans è un grande must di ogni stagione, un irrinunciabile onnipresente in ogni guardaroba. Ideale con ogni temperatura e clima, è il compagno perfetto per le mezze stagioni, specie quando il tempo si fa bizzarro e imprevedibile, come sta accadendo in questo periodo. Ecco come gli stilisti lo hanno interpretato nelle loro collezioni primavera estate, in versione glam e preziosa, tanto da sfilare in passerella.
Cominciamo con
qualche curiosità. Un tempo il jeans era l’abito da lavoro dei marinai genovesi: per la precisione è stato “inventato” dal sarto
Jacob Davis nel 1871 e in seguito è stato brevettato con
Levi Strauss il 20 maggio 1873. La parola “
jeans” deriva dalla parola
Jeane o
Jannes, l'antico nome francese che indicava la città di
Genova: la forma plurale jeans è diventata standard nel XIX secolo: in effetti all’epoca si usava chiamare un tessuto con il nome del luogo di produzione. Per la precisione, il termine
denim indica invece il tessuto, che non è necessariamente di colore blu, mentre la parola
jeans identifica il taglio dei pantaloni, indipendentemente dal tessuto impiegato.
Una volta era il capo preferito dei giovani e si identificava con un certo spirito di ribellione: da molto tempo ormai il jeans è un vero pezzo forte e una bandiera di stile per molti stilisti. Non più solo pantaloni a cinque tasche, o camicie informali e gonne cortissime: se è vero che il jeans strappato è uno dei must della primavera- estate 2017, la nostra gallery esplora le versioni più nobili del celebre tessuto blu e i pezzi proposti in occasione delle Fashion Week con le collezioni per la bella stagione. Ecco allora le proposte degli stilisti, dagli abiti anche molto importanti di
Carolina Herrera, ai ricami di
Dolce&Gabbana, agli strappi di Dsquered2. Ci sono anche i modelli più classici di
Tod’s, fino alle tute comode e glam di
Stella McCartney. Insomma, ciascuno può davvero scegliere il suo.
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