Dopo quasi 20 anni nello spazio, la Sonda "Cassini" della Nasa inizia il capitolo finale della sua notevole storia di esplorazione: "The Grand Finale". Nella serata del 2 maggio, la nave spaziale ha effettuato la seconda delle 22 ultime picchiate, nella "regione" di circa duemila chilometri tra Saturno e i suoi iconici anelli. L'analisi dei dati ha mostrato dei risultati sorprendenti per gli scienziati: apparentemente, in quell'area c'è un insolito "Grande Vuoto".
"La regione tra gli anelli e Saturno è 'Il Grande Vuoto', apparentemente", spiega Earl Maize, responsabile del programma Cassini per il Jet Propulsion Laboratory della Nasa. "La sonda resterà sul suo percorso, mentre gli scienziati lavoreranno sul mistero del perché il livello di polvere sia molto più basso di quanto previsto".
Grazie a questa scoperta, i tecnici Nasa possono orientare ora l'antenna ad alto guadagno di Cassini nella direzione preferita, senza timore di danneggiare gli strumenti della sonda. Quattro delle rimanenti 20 picchiate saranno eseguite in prossimità dell'anello più interno, obiettivo che richiederà nuovamente la schermatura. Per i rimanenti 16 "tuffi", invece, si deciderà di volta in volta.
"È stato un pò disorientante: non stavamo ascoltando ciò che ci aspettavamo di ascoltare", ha commentato William Kurth, responsabile del "Radio and Plasma Wave Science" per la University of Iowa. Gli scienziati hanno potuto constatare l’assenza delle consuete particelle convertendo i dati inviati da Cassini in formato audio, rilevando il loro rumore a contatto con le strumentazioni fuori dallo scudo. Al di là dei consueti “fischi” rilevati da Rpws, non vi sono stati ulteriori suoni che dimostrassero la presenza di corpi estranei, analisi che ha spiazzato il team.
After more than a decade exploring #Saturn, its moons and rings, we’ve embarked on our #GrandFinale: https://t.co/0ZbfbX6DNs pic.twitter.com/qW4Ad5gUBr
— CassiniSaturn (@CassiniSaturn) 2 maggio 2017